Binance semi-automatizza la gestione delle riserve
In breve
- Binance passa alla semi-automatizzazione delle proprie riserve
- I B-Token sono supportati 1:1 con le riserve
- Ci sono perplessità sulla scelta effettuata dall’exchange di CZ
Binance opta per la semi-automatizzazione delle riserve
Binance ha deciso di passare a un processo di semi-automatizzazione per la gestione delle riserve, dopo i problemi avuti nel mese scorso quando le aveva mescolate con i fondi dei clienti.
A riportare la notizia è stato il quotidiano finanziario Bloomberg basandosi su quanto riferito da un portavoce dell’exchange.
Binance is shifting to a “semi-automated” system for overseeing the reserves that back tokens it issues, following years of mismanagement https://t.co/IzbtZgJuhb
— Bloomberg Crypto (@crypto) February 23, 2023
Binance ha deciso di passare a questo processo al fine di garantire che i B-token
“siano sempre supportati in modo trasparente”.
Questo sistema permette di effettuare il conio di nuovo monete solamente una volta che la garanzia è stata aggiunta al wallet.
Come funziona il procedimento
Nel corso delle ultime settimane, sempre stando a quanto riferito dal portavoce, Binance ha provveduto a spostare gli asset collateralizzati su wallet dedicati.
Inoltre tale garanzia
“è sempre stata a sostegno delle risorse B-token dei nostri utenti ed è sempre stata disponibile per il prelievo in qualsiasi momento”.
Il processo semi-automatizzato a cui Binance ha deciso di passare, permette di intervire prontamente qualora ci siano dei problemi che abbiano un certo impatto sulle riserve di B-token.
Binance ha deciso, quindi, di effettuare questo processo per la gestione delle proprie riserve per una questione relativa alla propria sicurezza.
Infatti
“i processi che richiedono un intervento manuale sono molto più lenti, ma anche più sicuri”.
Ma come funziona tale procedimento? Nel momento in cui un cliente chiede a Binance di coniare un nuovo B-Token, una quantità pari di garanzia viene bloccata su un wallet dedicato.
Questo deve avvenire prima che Binance ha effettivamente coniato il B-Token sulla chain richiesta dal cliente.
Questo processo quindi fa in modo che i B-Token siano supportati 1:1 con le riserve, che sono conservate in modo separato rispetto ad altri fondi.
È proprio per questa ragione che Binance ha scelto di semi-automatizzare il procedimento, proprio per “rendere chiaramente visibile il supporto 1:1”.
Perplessità sulla scelta di Binance
Se per alcuni questa novità introdotta da Binance può sembrare di buon auspicio per la gestione delle riserve, altri invece sono sospettosi.
È il caso, ad esempio dell’analista Conor Ryder che ritiene che questo sistema non essendo automatizzato del tutto possa essere un problema dato
“che Binance ha gestito male il processo di conio che avviene qui”.
Per Ryder la soluzione ideale sarebbe quella di rendere automatizzato l’intero processo al fine “di garantire che ciò non accada di nuovo” e si dimostra fiducioso con l’exchange nella sua gestione delle riserve.