Mastercard lancia Crypto Secure per contrastare le frodi
Il gigante delle carte di credito, Mastercard, ha annunciato il lancio di uno speciale servizio per rilevare le truffe o le attività sospette con le criptovalute: si chiamerà Crypto Secure ed è realizzato in collaborazione con CipherTrace.
Cos’è Crypto Secure, il nuovo servizio di Mastercard
Crypto Secure è un sistema di intelligenza artificiale che aiuterà le banche a determinare il rischio di crimine nelle transazioni associate ad exchange di criptovalute che emettono carte Mastercard.
Questo è ciò che riporta in esclusiva CNBC.
A realizzarlo sarà CipherTrace, compagnia di Menlo Park specializzata nel contrasto alle attività criminali realizzate tramite criptovalute. L’azienda è stata rilevata proprio da Mastercard lo scorso anno.
Come funziona
Crypto Secure sarà una piattaforma dove ogni transazione associata alle criptovalute sarà contrassegnata con un colore che indicherà la “pericolosità”.
Il colore verde indicherà che la transazione non è considerata sospetta, al contrario le transazioni marcate con il rosso saranno da ritenersi sospette.
Il sistema comunque non bannerà i titolari di attività sospette, lasciando alle piattaforme che emettono le carte Mastercard la possibilità di agire in tal senso.
Mastercard si occupa già di fornire un servizio simile nell’ambito delle classiche transazioni finanziarie. Mentre ora si allarga anche al settore crypto. Spiega l’azienda:
“L’intero mercato degli asset digitali è ora un mercato piuttosto grande e sostanzioso. L’idea è che il tipo di fiducia che forniamo alle transazioni di commercio digitale, vogliamo essere in grado di fornire lo stesso tipo di fiducia alle transazioni di asset digitali per i consumatori, le banche e i commercianti”.
Criminalità e criptovalute
La scelta di Mastercard di lanciare Crypto Secure si ricollega ai dati sull’incremento delle attività criminali che utilizzano le criptovalute.
Gli ultimi dati di Chainalysis sono impressionanti e rilevano che nel 2021 le attività illegali a tema criptovalute hanno raggiunto il valore di 14 miliardi di dollari. È un aumento del 79% rispetto all’anno precedente. A trainare questo dato sono in particolare furti e truffe.
La DeFi monitorata speciale
In particolare, è sotto osservazione il settore della DeFi. Il 72% dei furti, infatti, coinvolge i protocolli DeFi.
Questo perché si basano su codici che dovrebbero ricevere degli audit di sicurezza. Non tutte le piattaforme si preoccupano di fare questi audit. E, in caso di codici vulnerabili, i criminali informatici ne possono approfittare. In totale sono stati sottratti in questo modo 3,2 miliardi di dollari.
Poi ci sono le truffe che valgono 7,8 miliardi di dollari, in aumento dell’82% rispetto al 2020. In questo caso, molti furti sono legati ad un fenomeno che è conosciuto come rug pull, cioè gli sviluppatori si dileguano con i soldi di chi si è affidato al protocollo da loro creato. In totale si contano 2,8 miliardi di dollari frodati in questo modo.
È anche per questo che le autorità degli Stati Uniti stanno monitorando il settore. Il sospetto non è solo legato a truffe e vulnerabilità, ma anche al fatto che molte attività, piattaforme e protocolli non sono affatto decentralizzati.
Ad ogni modo questi numeri non sono che una goccia nel mare perché la realtà è che le transazioni criminali sarebbero solo lo 0,15% di tutto il volume di scambi con criptovalute registrato nel 2021 e pari a 15,8 trilioni di dollari.