Mt. Gox pronto a pagare i creditori

In breve

  • Mt. Gox, defunto exchange di Bitcoin, all’epoc tra i più grandi al mondo, annuncia che inizierà a rimborsare i creditori quasi 10 anni dopo la sua scomparsa.
  • L’amministratore fiduciario Nobuaki Kobayashi sta guidando il processo, ma la tempistica esatta rimane incerta.
  • Nonostante i ritardi e le sfide, Mt. Gox dispone di ingenti riserve, tra cui 142.000 BTC, per effettuare i rimborsi.

Il rimborso dei creditori di Mt. Gox inizierà presto

Il defunto exchange Bitcoin Mt. Gox inizierà a rimborsare i suoi creditori quasi un decennio dopo la sua scomparsa.

Questo aggiornamento, inviato ai creditori via e-mail, segna un importante sviluppo nella lunga storia della piattaforma con sede a Tokyo.

 

L’exchange, che un tempo gestiva oltre il 70% di tutte le transazioni di Bitcoin, è stato colpito da un attacco hacker catastrofico nel 2011.

Questo evento è stato l’inizio di una serie di disgrazie che hanno portato alla bancarotta nel 2014.

La perdita ammontava all’incredibile cifra di 850.000 BTC e riguardava circa 24.000 creditori.

Quando Mt. Gox ha avviato la procedura di riorganizzazione civile nel 2018, ha cercato di risarcire i suoi creditori, ma il processo è stato inficiato da ritardi dovuti a controversie legali e alla volatilità del mercato.

Progressi nel processo di rimborso

Sotto la supervisione del fiduciario Nobuaki Kobayashi, Mt. Gox sta finalmente facendo progressi nel processo di rimborso.

Tuttavia, Kobayashi sottolinea che il calendario esatto dei singoli rimborsi è ancora incerto e potrebbe non essere possibile informare tutti i creditori in anticipo.

Nonostante i ritardi, questo passo è un sollievo per molti che hanno aspettato per anni.

Il processo di rimborso, che coinvolge un gran numero di creditori, dovrebbe proseguire fino al 2024.

L’amministratore fiduciario punta a iniziare i rimborsi entro il 2023.

Nonostante il suo passato travagliato, Mt. Gox possiede ancora ingenti asset digitali, tra cui circa 142.000 BTC e 143.000 BCH, oltre a 69 miliardi di yen giapponesi.

Queste riserve sono fondamentali per il processo di rimborso e rappresentano un passo cruciale verso la risoluzione di uno degli episodi più tristemente noti nel mondo delle criptovalute.

Autore
Content Manager

Giornalista ed appassionata di criptovalute, sono nel settore dal 2018. Credo nelle potenzialità della tecnologia blockchain e delle crypto ma mi tengo a distanza dalle meme coin. Mi definisco un essere estremamente razionale.

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