L’hacker di Mango Markets denunciato anche dalla CFTC
In breve
- La CFTC deposita una denuncia contro Avraham Einseberg;
- L’hacker rubò 110 milioni di dollari a Mango Markets;
- Anche la SEC di Gary Gensler sta indagando sulla questione.
La CFTC denuncia Eisenberg
Nella giornata di ieri anche la Commodity Futures Trading Commission (CFTC) ha presentato una denuncia contro Avraham Eisenberg, l’hacker di Mango Markets.
Nel comunicato stampa si legge che l’ente
“sostiene che Eisenberg abbia ideato e realizzato uno schema per manipolare il prezzo di un asset digitale poco scambiato, il token Mango (MNGO), al fine di beneficiare delle posizioni di swap che ha aperto su Mango Markets”.
Questo, come è ben risaputo ha portato alla sottrazione di oltre 110 milioni di dollari. La CFTC comunque ha fatto notare che
“Eisenberg ha riconosciuto pubblicamente la sua manipolazione e ha persino proposto sfacciatamente alla comunità di utenti di Mango Markets di restituire parte dei fondi rubati in cambio di un accordo per non perseguirlo penalmente”.
Tratto in arresto l’hacker di Mango Market
Da quando il caso FTX si è posizionato davanti a tutte le notizie del mondo crypto si corre molto spesso il rischio di dimenticarsi dello svolgimento di altri casi.
Come il caso dell’attacco hacker alla piattaforma Mango Markets, basata su Solana, che nell’ottobre scorso si era vista sottrarre circa 116 milioni di dollari da Avraham Eisenberg, questo il nome dell’hacker.
Anche in questo caso si è giunti a uno sviluppo, perché Eisenberg è stato tratto in arresto a Porto Rico lo scorso 28 dicembre, con l’accusa di frode e manipolazione del mercato.
Da questo lato Eisenberg ha sempre dichiarato di aver compiuto un’azione legale, in quanto a suo dire stava usando Mango Markets per quello che in realtà era stato progettato e il suo attacco era una “strategia di trading altamente redditizia”.
Dopo aver tratto in arresto Eisenberg il Giudice McGiverin ha spiegato che la detenzione dell’hacker si è ritenuta necessaria per varie ragioni, infatti non ci sarebbero le condizioni per un rilascio, che garantisca la comparsa in tribunale dell’imputato.
Anche la SEC indaga sull’hacker
Dopo la svolta che ha portato allo stato di detenzione di Eisenberg, ora anche l’autorità di regolamentazione statunitense Securities and Exchange Commission (SEC) ha cominciato a muoversi in un’indagine nei confronti delle attività dell’hacker.
Questo non è stato reso noto dalla stessa autorità, bensì da Kristin Johnson, commissario appartenente alla CFTC, che ha riconosciuto
“il lavoro dei nostri colleghi della Securities and Exchange Commission … che stanno portando avanti azioni parallele contro lo stesso imputato”.
Al momento non ci sono state dichiarazioni da parte della SEC o da parte dei suoi portavoce in merito alla questione.