Libro in arrivo su Sam Bankman Fried?

In breve

  • Il New York Times ha rivelato che l’ex CEO di FTX ha incontrato l’autore de “La Grande Scommessa”
  • FTX dovrà affrontare una class action e un’altra indagine da parte del Dipartimento di Giustizia USA
  • Si muovono fondi dai wallet di Alameda Research, con una tempistica sospetta.

L’incontro tra SBF e Michael Lewis

L’ex CEO di FTX Sam Bankman Fried ha incontrato l’autore del best seller “La Grande scommessa” Michael Lewis.

L’appuntamento si è tenuto nella casa in California dove SBF sta trascorrendo gli arresti domiciliari. A rivelarlo è stato il New York Times.

In realtà sembrerebbe che la collaborazione tra i due sarebbe iniziata molto prima che l’exchange FTX dichiarasse bancarotta.

Certamente la piega che ha preso la vicenda ben si presta a un racconto che possa diventare un best seller.

Intanto sembrerebbe che l’intenzione di farci una serie tv, da parte di Amazon sia più che concreta.

Altri guai giudiziari per FTX

Nel frattempo emergono nuovi guai per FTX.

L’exchange dovrà affrontare una class action intentata in Delaware da quattro querelanti che sostengono di rappresentare i clienti della piattaforma.

Vogliono riavere i loro soldi accedendo ai fondi congelati, in via prioritaria.

Non è il solo guaio giudiziario per FTX.

Secondo Bloomberg, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha avviato un’indagine per scoprire che fine hanno fatto asset per 372 milioni di dollari che appartenevano a FTX e che sarebbero stati sottratti tramite hack il 12 novembre.

La cosa curiosa è che l’episodio è avvenuto il giorno dopo che FTX ha annunciato la bancarotta.

La transazione non era autorizzata. Lo stesso SBF ha dichiarato che l’azione sarebbe stata perpetrata da un ex dipendente.

Movimenti sospetti anche per Alameda

Intanto, l’ultimo episodio della saga di FTX che preoccupa gli investitori riguarda movimenti sospetti dai wallet di Alameda Reserch.

Secondo diversi utenti, ingenti quantità di token ERC20 sono stati convertiti in ETH e USDT, e poi ancora convertite in BTC.

 

Il fatto che vengano utilizzati exchange decentralizzati e mixer non lascia presagire nulla di buono.

Difficilmente si tratta di fondi che stanno tornando agli utenti i quali a questo punto vivono nell’esasperazione.

Nei giorni scorsi è emerso inoltre che Sam Bankman Fried avrebbe utilizzato i fondi di Alameda, presi in prestito, per investire in Robinhood. Quelle azioni servivano come collaterale per consentire alla stessa BlockFi di emettere un prestito a sostegno di Alameda.

Non è un caso che ora BlockFi rivendichi quella quota.

Insomma, la vicenda è sempre più intrigata e promette nuovi colpi di scena.

Autore
Content Manager

Giornalista ed appassionata di criptovalute, sono nel settore dal 2018. Credo nelle potenzialità della tecnologia blockchain e delle crypto ma mi tengo a distanza dalle meme coin. Mi definisco un essere estremamente razionale.

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