Anche l’Olanda multa Coinbase, sanzione da 3,3 milioni

In breve

  • La De Nederlandsche Bank multa Coinbase per 3,3 milioni di euro
  • Le ragioni che hanno spinto la DNB a sanzionare pesantemente Coinbase
  • Anche gli Stati Uniti hanno multato Coinbase per 50 milioni di dollari

Multa da 3,3 milioni di euro per Coinbase

La De Nederlandsche Bank colpisce ancora e stavolta a finire nel mirino della banca olandese è l’exchange di criptovalute Coinbase.

A darne comunicazione è stata la stessa banca olandese che ha spiegato come abbia comminato una multa da 3,3 milioni di euro a Coinbase Europe Limited per aver fornito dei servizi criptovalutari non registrati legalmente.

Per quanto riguarda l’Italia, invece, non ci sarebbero problemi per Coinbase, in quanto risulta essere regolarmente iscritta all’OAM, il registro degli operatori di valute virtuali, entrato in vigore nel maggio 2022.

Le ragioni alla base della sanzione

La De Nederlandsche Bank nel suo comunicato ha sottolineato come

le aziende che desiderano fornire servizi di crittografia nei Paesi Bassi sono tenute a registrarsi presso DNB ai sensi della legge olandese contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo”.

Ciò premesso Coinbase, non essendosi registrata e quindi venendo meno alla legge olandese, è stata multata con una sanzione di categoria 3.

Questa categoria, come ben spiegato dalla DNB, prevede una sanzione base pari a 2 milioni di euro, ma nel caso di Coinbase l’importo

è stato aumentato in considerazione della gravità e del grado di colpevolezza dell’inadempimento”.

Al fine di poter effettuare questo incremento della sazione la banca ha tenuto in considerazione il fatto che Coinbase è uno dei maggiori servizi crittografici al mondo e che “ha un numero significativo di clienti nei Paesi Bassi che usano i suoi servizi”.

Un elemento molto importante è inoltre il fatto che Coinbase abbia continuato a fornire i suoi servizi per “un periodo prolungato: dal 15 novembre 2020 fino almeno al 24 agosto 2022”, data questa dell’esame effettuato dalla DNB.

Per questa ragione in particolare la DNB ha ritenuto grave la non conformità dell’exchange di criptovalute.

Per poter fornire i propri servizi Coinbase avrebbe dovuto registrarsi obbligatoriamente presso la DNB dal maggio 2020, evitando questa registrazione

non era in grado di segnalare transazioni insolite all’Unità di informazione finanziaria durante il periodo di non conformità”.

Ad ogni modo Coinbase ha provveduto alla registrazione nel settembre dello scorso anno, ma dovrà rispondere dei due anni mancanti.

Coinbase ha tempo per opporsi alla sanzione milionaria entro il 2 marzo e le sue intenzioni sarebbero proprio queste.

Stando a quanto dichiarato a CoinDesk l’exchange di criptovalute sta considerando “attentamente le obiezioni e il processo di ricorso”.

Coinbase multata anche negli Stati Uniti

La multa comminata dalla DNB non è la prima che viene applicata a Coinbase, infatti ai primi di gennaio l’exchange è stato raggiunto da una sanzione da 50 milioni di dollari comminata dal Dipartimento dei servizi finanziari dello Stato di New York, per aver violato le leggi antiriciclaggio.

Coinbase è stata comminata dal Dipartimento in quanto il programma di antiriciclaggio dell’exchange è risultato essere “fortemente bucato e meno performante di quanto promesso”.

Il fatto che il programma fosse bucato rischiava di mettere la piattaforma in pericolo e maggiormente esposta a frode, riciclaggio di denaro e attività illecite legate persino al traffico di stupefacenti.

In questo caso Coinbase ha deciso di pagare la sanzione e di investire altri 50 milioni di dollari al fine di sostenere le attività di antiriciclaggio.

Autore

Sono scrittore e articolista. Appassionato di criptovalute fin dal 2015, mi piace informarmi su tutto ciò che riguarda questo incredibile mondo.

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