Cauzione SBF, gli avvocati chiedono riserbo sui firmatari
In breve
- I legali richiedono la secretazione dei firmatari della cauzione
- Per gli avvocati di SBF il governo non deve prendere posizione
- Il rilascio di SBF è avvenuto con una cauzione milionaria
Richiesto l’oscuramento dei co-firmatari della cauzione
Il caso FTX torna nuovamente in tribunale, infatti nella giornata di oggi Sam Bankman-Fried, co-fondatore ed ex-CEO dell’exchange, è atteso in udienza davanti al giudice Lewis Kaplan.
Nell’attesa di sapere gli sviluppi di questa udienza, tutto quello che al momento è trapelato riguarda la cauzione da 250 milioni di dollari che due co-firmatari hanno siglato per permettere il rilascio di SBF.
I legali dell’ex-CEO di FTX hanno depositato presso il tribunale una mozione dove richiedono che i nomi dei due garanti vengano tenuti segreti o quantomeno oscurati. La lettera è stata inviata al giudice Kaplan, che ha preso in mano il caso FTX.
I legali chiedono di non divulgare i nomi
Inoltre il consulente legale di SBF ha fatto richiesta al governo di
“un’ordinanza della Corte che disponga che i nomi e le altre relative informazioni identificative delle due garanzie cauzionali del signor Bankman-Fried siano oscurate sull’obbligazione che firmeranno e che non siano divulgate pubblicamente dal governo”.
La lettera spiegava anche che il governo statunitense non deve prendere posizione sulla richiesta, dato che tale decisione spetta solamente al giudice e al tribunale.
La villa dei genitori come pegno cauzionale
Sam Bankman-Fried è stato estradato negli Stati Uniti nel mese dicembre dalle Bahamas, dove si trova in carcere. L’estradizione è avvenuta dopo un iniziale rifiuto da parte dei suoi avvocati.
Una volta giunto negli Stati Uniti SBF è comparso in tribunale a Manhattan dove è stato rilasciato su cauzione da 250 milioni di dollari. Per permettere il rilascio è bastato firmare un pegno sulla villa dei genitori a Palo Alto.
Al momento del rilascio di SBF il tribunale oltre alla cauzione ha stabilito gli arresti domiciliari con tanto di braccialetto elettronico e il divieto di viaggi internazionali come parte integrante dell’ingente cauzione.