Gemini contro Genesis: cosa aspettarsi?

In breve

  • Tre utenti di Gemini Earn hanno presentato una class action contro Genesis
  • Genesis avrebbe effettuato finte transazioni per nascondere l’insolvenza
  • Winklevoss e Silbert si attaccano su Twitter

Class action contro Genesis

Il contagio prodotto da FTX non ha intenzione assolutamente di fermarsi, infatti ora anche la piattaforma di exchange Genesis è tornata al centro delle polemiche.

Secondo quanto è stato divulgato tre utenti del servizio Gemini Earn hanno presentato una richiesta di arbitrato contro Genesis Global Capital e la società Digital Currency Group.

Questa richiesta di arbitrato giunge quasi un mese e mezzo dopo il congelamento dei prelievi da parte di Genesis e di conseguenza anche dopo la sospensione dei riscatti da parte di Gemini.

Finte transazioni per nascondere l’insolvenza

Secondo quanto riportato da CoinDesk i tre utenti, che hanno presentato richiesta di class action, sostengono che gli accordi sono stati letteralmente infranti quando Genesis non ha dichiarato, ma anzi avrebbe persino nascosto, le sue insolvenze nel corso della scorsa estate.

La situazione non è delle più chiare, ma sempre stando a quanto sostenuto dai tre utenti, Genesis avrebbe messo in atto una collaborazione con la sua società madre, ovvero con la Digital Currency Group guidata da Barry Silbert, al fine di nascondere l’insolvenza.

CoinDesk nella sua inchiesta ha spiegato che

Genesis si è impegnata in una transazione fittizia per nascondere l’insolvenza, scambiando il diritto di riscuotere un debito di 2,3 miliardi di dollari dovuto a 3AC con una cambiale da 1,1 miliardi di dollari in scadenza nel 2023”.

Occorre anche spiegare che il programma Gemini Earn è stato creato in una collaborazione tra la società Gemini di Winklevoss e la Digital Currency Group, società in capo a Genesis, guidata da Silbert (di cui fa parte nientemeno che CoinDesk!).

Inoltre la Digital Currency Group è detentrice anche di Grayscale, ovvero una società che detiene miliardi di dollari in BTC, che nel mese di novembre aveva rifiutato di fornire delle prove-on-chain sulle sue riserve in crypto, scatenando timori e panico nei clienti.

Scintille su Twitter tra Winklevoss e Silbert

Su questa complessa vicenda il co-fondatore di Gemini, Cameron Winklevoss, e il CEO della Digital Currency Group, Barry Silbert, si sono resi protagonisti nella giornata di ieri di un interessante botta e risposta su Twitter.

Winklevoss non ci è andato leggero nei confronti di Silbert, spiegando, in una lettera divulgata sul suo profilo Twitter, che “Genesis deve a Gemini 900 milioni di dollari” per i fondi che la stessa Gemini ha prestato a Genesis come parte del programma Gemini Earn.

Nella lettera Winklevoss ha scritto che nelle ultime settimane

abbiamo fatto tutto il possibile per impegnarci con voi in buona fede e in modo collaborativo al fine di raggiungere una risoluzione consensuale per farvi rimborsare i 900 milioni di dollari che dovete”.

A quel punto è intervenuto Barry Silbert che ha risposto dicendo che

DCG non ha mai mancato un pagamento di interessi a Genesis ed è aggiornato su tutti i prestiti in essere”.

Ma Silbert ha anche sottolineato come

DCG non ha preso in prestito 1,675 miliardi di dollari da Genesis”.

In risposta a queste dichiarazioni Winklevoss ha attaccato Silbert:

Smettila di provare a fingere che tu e DCG siate spettatori innocenti… è completamente falso”.

E in merito alla negazione del prestito da 1,675 miliardi di dollari Winklevoss ha chiamato in causa “quella cambiale”.

Winklevoss infine ha messo come termine ultimo l’8 gennaio al fine di arrivare a una soluzione, domandando a Silbert se sia “disposto a risolvere questo problema”, in modo che possa

trattare quella cambiale da 1,1 miliardi di dollari come 1,1 miliardi di dollari”.

Al momento Silbert non ha replicato o risposto alla domanda del co-fondatore di Gemini.

Occorrerà attendere fino all’8 gennaio, quindi, per capire cosa succederà. Ovviamente rimane il forte timore di un’altra bancarotta sulla scia del contagio di FTX.

Autore

Sono scrittore e articolista. Appassionato di criptovalute fin dal 2015, mi piace informarmi su tutto ciò che riguarda questo incredibile mondo.

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