Crollo FTX: anche Microstrategy e Grayscale in pericolo?

In breve

  • Il crollo di FTX mette in agitazione i clienti di altre aziende
  • Grayscale genera panico tra i suoi utenti
  • Microstrategy nonostante tutto non rinuncia alla strategia su BTC

Il crollo di FTX coinvolge altre aziende

Il crollo di FTX sta mettendo a rischio moltissime realtà legate alle criptovalute, in particolar modo il riflesso è collegato in maniera principale al Bitcoin.

Infatti dopo il collasso del secondo exchange più grande al mondo a farne le spese è stata anche la maggior criptovaluta, che è rimasta nell’ultimo periodo piuttosto volatile.

E secondo alcune voci che stanno circolando il peggio dovrebbe ancora arrivare. Anche se alcuni esperti sostengono che il crollo di FTX potrebbe essere un punto di ripartenza per Bitcoin.

Occorre anche dire che comunque il caso legato a FTX sta allargando di molto le conseguenze agli altri vari exchange, come ad esempio per il recente caso di Genesis.

Ma gli occhi ora sono puntati anche su un altra azienda collegata alla Digital Currency Group, ovvero alla galassia alla quale appartiene anche Genesis, la Grayscale.

Grayscale non fornisce prove sulle riserve: panico tra i clienti

Anche il caso Grayscale potrebbe rivelarsi essere un caso piuttosto emblematico, al pari quindi di quello di Genesis.

Nel fine settimana infatti Grayscale avrebbe rifiutato di fornire delle prove-on-chain relative alle sue riserve crypto adducendo problemi di sicurezza.

Ovviamente questo non ha fatto altro che generare panico tra gli utenti e clienti dell’azienda, ma in un tweet la stessa Grayscale ha affermato che

il panico creato da altri non è una ragione sufficiente per aggirare i complessi accordi di sicurezza”.

La società  è conosciuta per la sua Grayscale Bitcoin Trust, una security che fa in modo da seguire il prezzo di Bitcoin, ma ci sono anche altri prodotti che seguono altre crypto, come per esempio Solana e Ether.

Alcuni analisti si sono chiesti se Grayscale Bitcoin Trust potrebbe essere il prossimo cigno nero. Il fatto che poi GBTC venga scambiato con uno sconto del 43% rispetto al suo patrimonio netto di 648.000 Bitcoin ha creato davvero molta incertezza

Microstrategy continua la sua strategia

Un’altra società che continua a investire in Bitcoin nonostante tutto è la Microstrategy, che nei mesi scorsi ha più volte incrementato il suo possesso di BTC.

Tra agosto e settembre Microstrategy ha acquistato 301 Bitcoin sborsando un complessivo pari a circa 6 milioni di dollari, ad annunciarlo su Twitter era stato proprio il co-fondatore Michael Saylor.

Ai primi di novembre Microstrategy aveva annunciato, inoltre, che non ci sarebbero stati cambiamenti di alcun tipo per quanto riguarda la sua strategia in merito al Bitcoin.

Il CEO dell’azienda, Phong Le, aveva dichiarato che al momento attuale

non abbiamo venduto alcun Bitcoin […] cerchiamo di acquisire e detenere Bitcoin a lungo termine”.

In questo periodo Microstrategy inoltre ha perso 0,96 dollari ad azione, rispetto ai 0,94 dollari come era stato previsto dagli analisti. Questo, però, non ha inficiato sul fattura di 125,4 milioni di dollari andando a superare le stime analitiche dello 0,05%.

Autore

Sono scrittore e articolista. Appassionato di criptovalute fin dal 2015, mi piace informarmi su tutto ciò che riguarda questo incredibile mondo.

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