FTX, recuperati 5 miliardi in contanti e asset

In breve

  • FTX recupera 5 miliardi di dollari di fondi
  • John Ray III chiede agli enti benefici di restituire le donazioni ricevute
  • Sequestrati 445 milioni di dollari in HOOD di SBF

5 miliardi di dollari liquidi recuperati da FTX

In attesa del processo che vede coinvolto Sam Bankman-Fried, ex-CEO di FTX, per la bancarotta del suo exchange, che si terrà il 2 ottobre 2023, il nuovo CEO ed esperto fallimentare, John Ray III, sta cercando di fare di tutto per recuperare la gran parte dei fondi dei clienti di FTX.

E sembra proprio che sotto questo aspetto le notizie siano alquanto positive. Infatti, secondo quanto riferito dagli avvocati di FTX, sarebbero stati recuperati oltre 5 miliardi di dollari in contanti e criptovalute.

Come sottolineato da Watcher Guru, che riporta la notizia, nei 5 miliardi che sono stati recuperati non sono conteggiati i 425 milioni di dollari che attualmente sono detenuti dalle autorità bahamensi.

Resta comunque un importante passo in avanti per quanto concerne il recupero dei fondi di quei clienti che sono stati coinvolti dal crac di FTX.

Anche gli enti benefici restituiscono i fondi ricevuti

Nell’udienza per bancarotta che si è tenuta oggi ha parlato il legale di FTX, Adam Landis, che ha spiegato di aver

individuato oltre 5 miliardi di dollari in contanti, criptovaluta liquida e titoli di investimenti liquidi misurati al valore della data della petizioni”.

Il processo per recuperare i fondi dei clienti è arrivato a un punto davvero molto importante, nonostante comunque già nei giorni scorsi John Ray III avesse fatto intendere che FTX si stava muovendo in tutti i modi al fine del recupero dei fondi.

Infatti a inizio settimana Ray aveva spiegato come la direzione di FTX volesse recuperare le donazioni fatte da SBF ad alcuni enti benefici.

Attraverso un comunicato diramato dallo stesso exchange si affermava che FTX avrebbe “avviato delle azioni davanti al tribunale fallimentare” nei confronti di quegli enti che non restituisono le donazioni, ripagando poi con gli interessi.

Diversi enti avevano già provveduto di loro volontà a restituire i fondi ricevuti da Bankman-Fried, come ad esempio l’Allignment Research Center, organizzazione no-profit che si focalizza sull’apprendimento automatico.

L’organizzazione aveva restituito 1,25 milioni di dollari ricevuti dall’exchange dato che quel denaro era “moralmente e legalmente appartenente ai clienti o ai creditori di FTX”. Anche altre organizzazioni hanno restituito i milioni di dollari donati.

Il governo sequestra le azioni HOOD di SBF

Nelle scorse settimane, invece, i creditori di FTX avevano cercato di rivalersi sulle azioni Robinhood di proprietà di Sam Bankman-Fried. A quel punto erano intervenuti i legali dell’ex-CEO caduto in disgrazia, che avevano cercato di impedire tale rivalsa affermando che SBF ne aveva bisogno per pagare le spese processuali.

Ma il tribunale non ha accolto la richiesta di SBF e il governo statunitense ha provveduto a sequestrare i 455 milioni di dollari in azioni HOOD.

Il governo infatti ha stabilito che queste azioni costituiscono parte delle proprietà coinvolte nei reati perpetrati dall’exchange.

Autore

Sono scrittore e articolista. Appassionato di criptovalute fin dal 2015, mi piace informarmi su tutto ciò che riguarda questo incredibile mondo.

Ti potrebbe interessare