Near chiede urgentemente la chiusura della stablecoin USN
In breve
- Near Foundation liquida la stablecoin USN prima di un tracollo
- Stanziati 40 milioni di dollari a protezione degli utenti
- Le attività di regolamentazione manifestano preoccupazione
Near Foundation avverte: “Chiudete subito USN”
Nella giornata di ieri un comunicato stampa da parte della Near Foundation, l’organizzazione che segue la blockchain omonima, ha dichiarato l’intenzione di liquidare la stablecoin USN. La ragione che starebbe alla base di questa incredibile decisione è che questa stablecoin avrebbe cominciato a manifestare gli stessi segnali che hanno poi portato alla débacle della criptovaluta TerraUSD.
Al fine di evitare lo stesso tracollo avvenuto per Terra, la Near Foundation ha raccomandato la Decentral Bank, ovvero la creatrice di USN, di procedere con la chiusura della stablecoin quanto prima possibile. Nel comunicato si legge proprio che la Fondazione “incoraggio DBC a farlo il prima possibile in modo responsabile e professionale che protegga tutti i suoi utenti”.
Stablecoin inaffidabili: da USN nuova conferma
Near Foundation sta proprio cercando di fare in modo che USN venga chiusa al fine di proteggere gli utenti e per raggiungere questo scopo, e anche quello di liquidare la stablecoin in fretta, ha deciso per lo stanziamento di 40 milioni di dollari. Lo stanziamento sarà presto disponibile grazie alla sovvenzione per la creazione del ‘Programma di protezione USN’.
Ovviamente il fatto che la Near abbia deciso, al fine di evitare un tracollo colossale, di procedere con la chiusura della stablecoin USN, mette in mostra come queste stablecoin algoritmiche non siano affatto affidabili. Questo contro tutte quelle previsioni che evidenziavano come queste fossero del tutto sicure.
Ma, come abbiamo avuto modo di vedere prima con TerraUS
In response to a recent issue with USN, the @NEARFoundation is funding a protection Programme to safeguard USN holders.
More details below 👇https://t.co/NDMZUO2Wim
— NEAR Protocol | Create Without Limits (@NEARProtocol) October 24, 2022
Le attività di regolamentazione sono preoccupate
Inoltre occorre tenere ben presente come le attività di regolamentazione del mercato criptovalutario nelle ultime settimane sono aumentate vertiginosamente e quindi anche l’osservazione sulle stablecoin è diventato più pressante. A questo punto le stablecoin dovranno inevitabilmente attenersi ai requisiti, ai regolamenti e agli standard richiesti per qualsiasi strumento finanziario.
C’è da dire anche che, specie dopo il disastro legato a TerraUSD, la preoccupazione rispetto la sovranità monetaria pubblica è aumentata, anche se comunque già con il boom del Bitcoin anni orsono la preoccupazione era la stessa. Atteggiamento diverso invece quello di Near Foundation, che ammette di essere pronta a imparare da questi problemi. Infatti l’A.D. Flament ha detto: “Come ecosistema possiamo imparare da questo e prevenirlo in futuro”.