SBF parla per la prima volta dopo il collasso di FTX
In breve
- Sam Bankman-Fried rilascia un’intervista dopo il collasso di FTX
- Durante l’intervista SBF ha cercato di evitare le domande più volte
- Dopo l’intervista su Twitter si sono scatenati i commenti
SBF afferma di non aver commesso frodi
Nella giornata di ieri Sam Bankman-Fried, ex-CEO di FTX, ha fatto la sua prima apparizione pubblica dopo il crollo del suo exchange, avvenuta i primi di novembre.
SBF è apparso in una video durante l’evento ‘New York Times DealBook Summit’ intervistato da Andrew Ross Sorkin della CNBC.
Durante l’intervista Bankman-Fried ha ammesso che il mese di novembre non è stato “un buon mese”, ma ha anche detto, forse in maniera fin troppo spudorata, di non aver mai “provato a commettere frodi nei confronti di nessuno”. Facendo scatenare le risate del pubblico presente al summit.
SBF ha inoltre aggiunto che aveva visto il mercato delle criptovalute come
“un business fiorente e sono rimasto scioccato da quello che è successo questo mese”.
Davanti a queste parole sembra proprio che l’ex-miliardario non abbia ancora coscienza dei danni che ha causato con la sua condotta.
Inoltre l’ex-CEO di FTX ha ammesso di essere stato convinto che ‘Alameda Research’ avesse rimborsato tutti i vari banchi di prestito, ma da quanto emerso Alameda deve ancora 670 milioni di dollari a BlockFi.
Il fondatore dell’exchange ha ammesso di essersi reso conto di come stavano le cose il 6 novembre dopo l’inchiesta di CoinDesk sulla posizione degli FTT di ‘Alameda’.
Bankman-Fried ha cercato di difendersi dicendo che
“pensavo che il danno sarebbe stato limitato ad Alameda, non una crisi esistenziale per FTX”.
Un’arrampicata sugli specchi che di sicuro non aiuta la posizione in cui si trova l’ex-prodigio delle criptovalute.
Sembra proprio strano che non fosse a conoscenza della situazione del suo stesso exchange.
SBF vira più volte davanti alle domande
Nel corso dell’intervista Ross Sorkin ha messo alle strette Bankman-Fried più volte, al punto che il fondatore di FTX ha virato più volte nelle sue risposte.
In particolare quando il giornalista ha chiesto senza mezzi termini come mai lui ed FTX avevano accesso al denaro dei propri clienti.
A quel punto SBF ha detto che “non gestivo Alameda, non sapevo esattamente cosa stesse succedendo”. Evitando del tutto la domanda.
Inoltre Bankman-Fried ha spiegato che ai clienti era stato chiesto di trasferire i propri fondi su un conto Alameda in quanto
“FTX non aveva conti bancari nel 2018”.
Affermazione che fa sicuramente sorgere dei dubbi. Sembra strano infatti che un exchange non abbia alcun conto in banca.
I rischi dell’intervista e le reazioni di Twitter
Nel corso dell’intervista Andrew Ross Sorkin ha chiesto a SBF se il suo avvocato fosse d’accordo in merito al fatto di rilasciare interviste e lui senza fare una piega ha risposto che “no, assolutamente, no”.
I commenti su Twitter si sono effettivamente scatenati su questo punto, tanto che un utente ha twittato:
“Il fatto che Sam Bankman-Fried rilasci interviste come questa prova due cose: 1. È incredibilmente stupido, perché ogni avvocato del pianeta gli consiglierebbe di stare zitto. 2. È molto arrogante pensando di poter uscire dalla situazione in cui si trova”.
The fact that Sam Bankman-Fried is giving interviews like this proves 2 things:
#1. He is incredibly stupid because every lawyer on the planet would advise him to shut up and not say a word
#2. He is highly arrogant thinking he can talk himself out of the situation he’s in. https://t.co/zI1IwVpelB
— Ryan Saavedra (@RealSaavedra) November 30, 2022