SBF pronto a farsi estradare negli USA
In breve
- Bankman-Fried non contrasterà più l’estradizione
- Il carcere di Fox Hill è conosciuto per le sue condizioni disumane
- Per gli analisti l’effetto domino di FTX non è ancora finito
SBF pronto ad affrontare l’estradizione
Sembrava che i legali di Sam Bankman-Fried, ex-CEO di FTX, fossero pronti a muovere il piede di guerra al fine di contrastare in tutti i modi l’estradizione negli Stati Uniti del loro assistito.
E i toni erano molto decisi, stando a quanto pronunciato la scorsa settimana davanti al tribunale delle Bahamas.
Eppure negli ultimi giorni sembra che ci sia stato un passo indietro rispetto a questa decisione. Infatti nella giornata di oggi Sam Bankman-Fried è nuovamente atteso in tribunale proprio al fine di revocare l’intenzione di contrastare la sua estradizione.
La notizia, però, sarebbe stata divulgata già nella giornata di venerdì, quando un funzionario anonimo, che comunicherebbe direttamente con SBF, avrebbe detto al ‘Washington Post’ che il fondatore di FTX era pronto ad affrontare l’estradizione negli USA, se i suoi avvocati non erano riusciti a ottenere la libertà su cauzione.
Le pesanti condizioni nel carcere di Fox Hill
Ad appesantire la situazione di Bankman-Fried sono anche le condizioni estreme presenti nel carcere dove è detenuto.
Infatti il carcere di Fox Hill, l’unico nelle Bahamas, è conosciuto per le condizioni di sovraffollamento, sporcizia e maltrattamento dei detenuti.
Stando a quanto riportato al ‘Washington Post’ dal funzionario di polizia, SBF
“era terribilmente spaventato durante i suoi primi giorni di prigione. Non rideva quando gli altri detenuti nella sua stanza gli chiedevano scherzosamente come faceva a fare così tanti soldi”.
Bankman-Fried è stato descritto come “un po’ arrogante, ma nel complesso un bravo ragazzo”. Al momento SBF è detenuto all’interno dell’infermeria della prigione, dove è stato sottoposto a delle valutazioni mediche.
Per gli analisti continuerà l’effetto domino di FTX
In attesa che i procedimenti penali a carico di Sam Bankman-Fried facciano il loro corso (e potrebbero volerci diverse settimane), gli analisti finanziari continuano ad analizzare gli impatti del crollo di FTX sul settore.
Questo è il caso di Scott Minerd, che ritiene che il crollo dell’exchange sia solamente l’inizio di altri collassi, che si verificheranno a breve.
In un’intervista riportata a Bloomberg, Minerd ha detto che
“c’è un’altra scarpa da abbandonare, non posso dire dove si trova. Il motivo è che proprio come un numero qualsiasi di periodi in cui abbiamo avuto soldi facili e molte speculazioni; i giocatori più deboli cadono per prima. Le criptovalute erano qualcosa di folle, ovviamente”.
E anche se le posizioni di Scott Minerd sono spesso contraddittorie in merito alle criptovalute, non possiamo nascondere che il crollo di FTX abbia avuto un effetto domino trascinando dietro a sé altre aziende come BlockFi, che ha anche intentato causa a SBF.
Secondo quanto riportato anche da ‘CryptoPotato’, altre aziende come Temasek, Multicoin Capital e CoinShares “hanno riportato delle gravi perdite a causa dell’esposizione all’ex-gigante”.