Previsioni su Tether (USDT), cosa sapere
In questo articolo approfondiremo uno delle più importanti stablecoin, ovvero Tether (USDT), che risulta anche la terza criptovaluta per capitalizzazione, seconda solo a Bitcoin e Ethereum.
La stablecoin è una valuta digitale ancorata ad una valuta fiat, in questo caso specifico il dollaro USA.
Vedremo in questa guida le previsioni su Tether (USDT), lo scenario attuale, le ipotesi dei maggiori esperti di settore sul suo futuro.
Previsioni Tether (USDT) 2024
Anche il 2024 resterà un anno stabile per il valore di Tether che essendo una stablecoin deve mantenere necessariamente il suo valore ancorato ad un dollaro.
La vera domanda rispetto alle previsioni di Tether USDT è quanto crescerà la sua capitalizzazione nel 2024.
Nel 2023 il market cap di USDT ha fatto un ulteriore passo in avanti, come mostra il grafico:
Si tratta di un aumento di capitalizzazione di quasi il 50%. È lecito attendersi che nel 2024 la capitalizzazione di questa stablecoin possa crescere ancora. Molto dipenderà dalla sua capacità di navigare in un panorama regolamentare in evoluzione, gestire efficacemente le sue riserve e rimanere competitiva in un mercato delle stablecoin sempre più affollato.
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Previsioni Tether (USDT) 2025-2030
Per quanto riguarda le previsioni Tether del 2025 e del 2030 la situazione rimane sostanzialmente invariata. Il valore deve necessariamente restare saldo ad 1 dollaro.
Quello che potrebbe cambiare potrebbe essere la capitalizzazione di mercato, che potrebbe aumentare o diminuire a seconda di tre fattori, alcuni già citati precedentemente:
- la regolamentazione;
- l’affermarsi di altre stablecoin;
- l’emissione di CBDC;
La regolamentazione
Le stablecoin sono fortemente attenzionate sia dagli Stati Uniti che dall’Unione Europea, in particolare dopo il crollo di Terra USD (UST).
La differenza fondamentale con Tether è che Terra USD era una stablecoin algoritmica, le cui riserve erano associate ad altre criptovalute, nello specifico, Terra Luna, poi diventata Terra Classic.
Tether invece ha soprattutto riserve in dollari o corrispondenti del dollaro come buoni del tesoro.
È chiaro però che i regolamentatori vorranno vederci chiaro ed è lecito aspettarsi norme sempre più orientate alla trasparenza.
Ma se fossero troppo stringenti, questo potrebbe influire sul futuro di Tether e delle sue colleghe.
Tether da parte sua ha fatto del suo meglio nel rendere trasparenti le sue riserve.
L’affermarsi di altre stablecoin
Tether non è certo l’unica stablecoin sul mercato. Ci sono valide alternative come USD Coin (USDC) che è stabilmente nella top 10 delle crypto a maggiore capitalizzazione.
C’è poi DAI che è una stablecoin algoritmica ormai da tempo sul mercato.
E altre ne stanno arrivando. TrueUSD (TUSD) e First Digital USD (FDUSD) al momento sono lontane ma queste due stablecoin hanno guadagnato un ampia fetta del mercato.
L’obiettivo futuro di Tether non è solo difendere il suo prezzo ma anche la sua posizione di mercato.
Le CBDC
CBDC sta per Central Bank Digital Currency e si tratta di valute emesse dalle banche centrali che andranno ad affiancare i tradizionali metodi di pagamento.
Sono allo studio progetti di euro digitale e dollaro digitale e da qui al 2030 è probabile che vedremo qualcosa di simile sia in Unione Europea che negli Stati Uniti.
E sebbene non è chiaro se queste valute digitali delle banche centrali siano emesse su blockchain, è chiaro però che il loro scopo è fornire un sistema di pagamento digitale stabile e veloce.
Proprio il campo delle stablecoin.
Considerando anche l’ostilità di personalità quali Janet Yellen (segretario del Tesoro USA) e Christine Lagarde (Presidente Banca Centrale Europea) verso le stablecoin, c’è da immaginare che le CBDC saranno concepite anche per frenare criptovalute stabili come Tether, ma di natura privata.
Analisi fondamentale su Tether (USDT)
Poiché non c’è un vero e proprio interesse speculativo o di investimento su questa criptovaluta, l’analisi fondamentale su Tether (USDT) riguarda soprattutto la solidità del progetto e la fiducia percepita.
Cos’è Tether in sostanza? A livello tecnico possiamo dire che inizialmente si basava unicamente sulla blockchain di Bitcoin; attualmente supporta le più diffuse blockchain come Ethereum,Tron, Algorand ecc.
Tether utilizza il protocollo Proof Of Reserves, il che significa che le riserve di USDT devono essere almeno pari a quelle immesse sul mercato.
Questo aspetto influisce non poco proprio sulla fiducia.
È di fondamentale importanza essere sempre aggiornati sul mondo delle criptovalute in genere e su USDT nello specifico, perché sono proprio i grandi accadimenti e le conseguenti notizie possono cambiare le sorti di questo token.
Altra incognita potrebbe essere la digitalizzazione del dollaro e di tutte le altre valute fiat.
L’andamento storico di Tether (USDT)
A gennaio 2015, Bitfinex fu il primo a consentire la negoziazione di Tether nella loro piattaforma.
Grandi flussi di USDT hanno iniziato a spostarsi verso le banche taiwanesi, con destinazione finale Wells Fargo.
Questo fino al 2017 quando le banche statunitensi hanno bloccato questi movimenti poco chiari.
Da subito è nato il dubbio se le riserve di valute dichiarate da Tether a garanzia esistessero davvero.
Questi dubbi alla fine hanno provocato per un breve periodo il depeg, ovvero il temporaneo scostamento dal dollaro e tensione in tutto il mondo crypto.
Nel 2021 Bitfinex e Tether hanno accettato di pagare una penale di 18,5 milioni di dollari.
La vicenda nasce da una causa intentata dal procuratore generale di New York Letitia James che li ha accusati di utilizzare parte delle proprie riserve di valuta per coprire un deficit di 850 milioni di dollari.
Ad oggi, anche se i problemi sembrano siano dimenticati e USDT sia la stablecoin più importante e capitalizzata, i dubbi sulla gestione finanziaria persistono.
Tether da parte sua si è impegnata a rendere pubbliche le sue riserve e nel luglio 2023 denunciava di avere un eccesso pari a 3,3 miliardi di dollari. La maggior parte delle sue riserve inoltre è detenuta in debiti del tesoro USA.
Conclusioni
L’ecosistema Tether (USDT) è un importante tessera nel variopinto mosaico delle criptovalute, basato in larga parte sulla percezione di solidità di questo progetto e sulla fiducia dei vari attori coinvolti.
I rischi nel lungo periodo, come per qualsiasi criptovaluta, sono importanti; per il momento si può stare relativamente tranquilli.
Ricorda che questa è una guida e non un consiglio di investimento. Prima di comprare Tether fai attente valutazioni.
FAQ sull’acquisto di Tether
- La stablecoin può servire come valuta di scambio, per compravendere altre criptovalute, o in qualsiasi situazione serva “un ponte” per altre operazioni.
- Tether non è un progetto speculativo o di investimento a lungo termine; l’obiettivo è la diffusione di USDT come moneta virtuale di scambio.
- Ad oggi, gennaio 2023, ci sono 67 miliardi di token USDT, l'equivalente di circa 67 miliardi di dollari.
- Brock Pierce, Reeve Collins e Craig Sellars nel 2014.
- È probabile, ma occorre sempre la massima cautela nel valutare coinvolgimenti in queste tipologie di progetti.
- Sostanzialmente si; ci sono comunque oscillazioni come quelle fatte registrare a maggio 2021 (1,01$ circa) e a dicembre 2021 (0,99$ circa).