Ci saranno altri crolli: le previsioni di O’Leary sugli exchange
In breve
- Gli analisti credono nella possibilità di altri crolli per gli exchange
- Kevin O’Leary attacca gli exchange senza regolamentazione
- Le prove delle riserve non sono del tutto sicure
Occhi puntati sul prossimo exchange a crollare
Dopo la bancarotta di FTX nel mese di novembre dello scorso anno, gli occhi degli analisti sono sempre più puntati sul mondo delle criptovalute e in particolar modo su quello degli exchange.
Infatti sono diversi gli analisti che stanno cercando di analizzare la possibilità di un prossimo crollo.
A parlare in merito a questa eventualità è stato anche Kevin O’Leary, ex-portavoce proprio di FTX, che in un’intervista rilasciata ieri ha sostenuto che l’exchange di SBF potrebbe essere solamente il primo di una lunga serie.
Kevin O’Leary contro gli exchange non regolamentati
Nell’intervista rilasciata a David Lin di “Kitco News” ha spiegato che ci sarà certamente un altro crollo e
“accadrà al cento per cento e continuerà ad accadere ancora, ancora e ancora”.
O’Leary si è scagliato in particolar modo contro gli exchange privi di regolamentazione, ovvero tutti quegli exchange che non sono soggetti a una revisione contabile regolare:
“Se non sei disposto a essere sottoposto a revisione contabile, non hai una revisione contabile, non vuoi essere trasparente, non vuoi rivelare la proprietà perché il capitale istituzionale dovrebbe restare?”.
Certo fa un po’ sorridere che queste parole provengano da O’Leary, che fino a due mesi fa difendeva a spada tratta FTX, proprio lo stesso exchange che ora sembra essere il capro espiatorio di tutti i futuri crolli degli exchange.
O’Leary attacca anche le prove di riserva
Dopo il crollo di FTX la comunità crypto ha chiesto maggior trasparenza sugli exchange, tanto che ben cinque exchange, tra cui anche Binance, sono ricorsi a una Proof-of-Reserve.
Eppure questo per gli enti di regolamentazione come la SEC non basta, infatti le Proof-of-Reserves non dipingono un quadro preciso dello stato finanziario della società che le richiede.
E proprio in merito al lavoro delle società di auditing, Kevin O’Leary ha detto chiaramente che
“è molto difficile trovare un auditor che voglia toccare queste cose in questo momento a causa dell’ambiente non regolamentato. Finirà tutto e ci saranno molti zeri”.
Questa potrebbe essere l’ennesima frecciata nei confronti di Binance, che nel mese di dicembre era stata abbandonata dalla società di revisione Mazars, assunta proprio per effettuare una prova delle riserve.
Non sarebbe comunque la prima volta che O’Leary attacca Binance, infatti già nel mese di novembre aveva accusato l’exchange di Changpeng Zhao di essere il responsabile del crollo di FTX.