Coinbase e Justin Sun nel mirino della SEC

In breve

  • SEC invia un avviso di indagine a Coinbase sul servizio di staking
  • Le attività di Coinbase vennero approvate due anni fa dalla SEC
  • Anche Justin Sun e Tron accusati di violazione delle leggi sui titoli

Coinbase riceve un avviso da parte della SEC

Il servizio di staking di Coinbase finisce nel mirino della Securities and Exchange Commission (SEC).

Dopo aver indotto Kraken a sospendere il suo servizio di staking negli USA, ora la SEC continua la sua battaglia contro lo staking prendendo di mira Coinbase.

In un comunicato stampa l’exchange di Brian Armstrong ha spiegato di aver ricevuto

un avviso di Wells relativo a una parte non specificata delle nostre risorse digitali quotate, il nostro servizio di staking Coinbase Earn, Coinbase Prime e Coinbase Wallet dopo un’indagine superficiale”.

Un avviso di Wells è un avviso da parte del personale SEC che avverte un’azienda (in questo caso Coinbase) che l’ente sta per intraprendere un’azione esecutiva per violazioni sulle leggi dei titoli.

Coinbase ha specificato che non si tratta di un’accusa formale o di una causa legale e quindi i servizi dell’exchange, al momento, continuano a funzionare senza alcun problema.

La SEC approvò l’attività di Coinbase

Ma quello che fa più innervosire Brian Armstrong è l’atteggiamento ostruttivo da parte della SEC nei confronti del suo exchange.

La ragione è presto spiegata in un suo tweet, dove afferma:

Due anni fa la SEC ha esaminato nel dettaglio la nostra attività e ha approvato la quotazione in borsa di Coinbase”.

Inoltre, continua Armstrong nel suo tweet:

Il nostro S1 ha spiegato chiaramente il nostro processo di quotazione degli asset e ha incluso 57 riferimenti allo staking”.

Quindi il fatto che la SEC abbia esaminato due anni orsono questa documentazione significa che aveva approvato anche i riferimenti al servizio di staking di Coinbase.

E questo è quello che stona in tutta questa battaglia dell’ente guidato da Gary Gensler contro lo staking.

Da parte sua Coinbase inoltre sta cercando in tutti i modi di indurre la SEC ad approvare una regolamentazione del mercato delle crypto.

Proprio per questa ragione nei giorni scorsi la stessa Coinbase aveva depositato presso l’ente un documento di 18 pagine concernente proprio una proposta di regolamentazione.

Sorge quindi più che normale su Twitter la delusione di Paul Grewal, capo dell’ufficio legale di Coinbase :

Dopo anni di richieste di regole crittografiche ragionevoli, siamo delusi dal fatto che la SEC stia prendendo in considerazione i tribunali per un dialogo costruttivo”.

Coinbase, già precedentemente, aveva avvertito di essere pronta a difendere le proprie posizioni in tribunale.

Lo stesso Grewal ha ribadito: “Se sono necessari i tribunali così sia. Difenderemo lo stato di diritto”.

Pare quindi che Coinbase abbia fatto tutti i passi necessari per poter instaurare un dialogo costruttivo con l’ente di regolamentazione.

Nonostante questi sforzi

la SEC non ha dato praticamente nessun feedback su cosa cambiare o come registrarsi”.

Anzi, è passata direttamente a un “dialogo” legale con l’avviso di Wells inoltrato oggi a Coinbase.

Non solo Coinbase: anche Tron nel mirino della SEC

In queste ultime ore sembra proprio che la SEC si sia messa all’opera per lanciare le accuse sulla violazione delle leggi sui titoli da parte di vari exchange ed ecosistemi.

Oltre a Coinbase, a finire tra le grinfie di Gary Gensler e della SEC c’è anche Justin Sun, CEO dell’ecosistema Tron.

L’ente di regolamentazione ha accusato Sun di aver

violato le disposizioni anti-frode delle leggi federali sulle security, orchestrando uno schema per gonfiare artificialmente il volume delle transazioni del token TRX”.

Questa manipolazione, a detta della SEC, sarebbe avvenuta tra il 2018 e il 2019 quando Sun ordinò ai suoi dipendenti di effettuare 600.000 transazioni di TRX tra le piattaforme di sua proprietà.

Sembra comunque paradossale tutto questo affiatamento per far rispettare le leggi da parte della SEC, quando lo stesso ente non è mai intervenuto su FTX nonostante fosse a conoscenza delle numerose infrazioni.

Le reazioni del mercato

Davanti a queste accuse da parte della SEC sia su Coinbase sia su Tron il mercato ha ovviamente percepito il colpo.

Bitcoin da parte sua ha avuto una lieve pressione dell’1,5%, mentre il token nativo di Tron, TRX, ha avuto un ribasso del 7%, passando da 0,0066 dollari ai 0,0058 dollari nella serata di ieri.

Al momento Tron si è ristabilito attorno ai 0,0062 dollari.

Autore

Sono scrittore e articolista. Appassionato di criptovalute fin dal 2015, mi piace informarmi su tutto ciò che riguarda questo incredibile mondo.

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