Come FTX potrebbe comprare Celsius Network

Il CEO di FTX ha indirettamente confermato le indiscrezioni che vorrebbero l’azienda pronta a rilevare Celsius Network, l’app di prestiti crypto finita in bancarotta.

Questo accade dopo le recenti dimissioni del CEO di Celsius, Alex Mashinsky e dopo che FTX ha rilevato l’altra azienda fallita, Voyager Digital.

“L’offerta” di FTX per comprare Celsius

In un tweet in risposta a Simon Dixon di BankToTheFuture, il CEO di FTX Sam Bankman-Fried ha spiegato come sarà l’offerta di acquisto di Celsius, semmai ce ne sarà una.

Sarà analoga a quella fatta per Voyager Digital.

Il senso di queste parole è che non ci saranno sconti: FTX è disponibile ad acquistare Celsius al prezzo di mercato, senza alcun assalto, ma soprattutto con la certezza di poter ripagare i creditori.

La notizia che FTX fosse pronta a comprare Celsius si era diffusa nei giorni scorsi, riportata da Bloomberg. Secondo l’autorevole quotidiano economico, FTX starebbe negoziando con degli investitori per raccogliere i capitali necessari per poter rilevare la compagnia finita in bancarotta.

Nei mesi scorsi si era parlato anche di un interesse di Ripple Labs, ma non sono seguiti ulteriori sviluppi.

Le dimissioni di Alex Mashinsky

Nel frattempo la situazione di Celsius è sempre più tesa. Lo scorso 27 settembre il CEO Alex Mashinsky ha rassegnato le proprie dimissioni.

Si legge nella nota con cui sono state annunciate le dimissioni:

“Ho deciso di dimettermi oggi dalla carica di CEO di Celsius Network. Tuttavia, continuerò a concentrarmi sul lavoro per aiutare la comunità a unirsi dietro un piano che fornisca il miglior risultato per tutti i creditori, che è ciò che ho fatto da quando la Società ha presentato istanza di fallimento”

Alex Mashinsky

Ex CEO di Celsius Network

Nel comunicato l’ex CEO si dice anche dispiaciuto per la situazione economica in cui versa l’azienda e si dice disposto tuttavia a continuare a collaborare per fare in modo che Celsius sia in grado di restituire il dovuto ai propri creditori.

Ma sulla sua figura si è abbattuta un’altra nuvola nera.
Questa volta l’indiscrezione viene dal Financial Times, secondo cui Alex Mashinsky avrebbe prelevato 10 milioni di dollari dalla piattaforma, a maggio 2022, prima che quest’ultima bloccasse i prelievi e presentasse istanza di bancarotta.

Il giornale riporta anche le dichiarazioni di un portavoce di Mashinsky secondo cui i soldi sarebbero stati prelevati per pagare delle tasse.

Ma, spiega sempre il Financial Times, Mashinsky potrebbe essere obbligato a restituirli perché secondo la legge USA i pagamenti effettuati nei 90 giorni che precedono un fallimento possono essere restituiti a beneficio dei creditori.

Alex Mashinsky
Alex Mashinsky, ex CEO di Celsius

Il fallimento di Celsius

Prima del fallimento, Celsius era valutata 3 miliardi di dollari. Deteneva asset per 25 miliardi di dollari. La sua popolarità era dovuta alla possibilità di depositare criptovalute in cambio di interessi decisamente alti per il mercato.

Purtroppo il crollo del mercato, trascinato dal crac di Terra e della stablecoin UST, hanno portato Celsius ad essere insolvente. A maggio sono stati bloccati i prelievi, e a giugno è stata avviata la procedura per bancarotta.

L’intenzione di Celsius è vendere gli asset in stablecoin per recuperare liquidità. Nei prossimi giorni si discuterà in tribunale della possibilità di riaprire i prelievi.

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Content Manager

Giornalista ed appassionata di criptovalute, sono nel settore dal 2018. Credo nelle potenzialità della tecnologia blockchain e delle crypto ma mi tengo a distanza dalle meme coin. Mi definisco un essere estremamente razionale.

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