Conversione trust in ETF: Grayscale vs SEC
In breve
- Grayscale esporrà in tribunale le argomentazioni contro la SEC
- SEC ha rifiutato più volte la conversione in ETF del trust
- Per il CEO di Grayscale le priorità della SEC vanno contro gli investitori
Grayscale vs SEC: udienza fissata il 7 marzo
Sembra proprio che il 2023 per il mondo delle criptovalute sarà un anno decisivo da un punto di vista prettamente giuridico.
Se da una parte tutti sono con il fiato sospeso in attesa del processo che vede coinvolto Sam Bankman-Fried per il crollo di FTX, che si terrà nel mese di ottobre; dall’altra parte ci sono importanti scadenze a cominciare dal mese di marzo.
Tra queste il giudizio finale tra la SEC e Ripple, ma anche l’udienza che vede uno di fronte all’altro Grayscale e SEC.
La data per quest’ultima è stata fissata per il 7 marzo, ovvero la prima data utile.
In questa udienza il più grande trust di Bitcoin al mondo esporrà le argomentazioni in merito a un lancio di un fondo negoziato di Bitcoin negli Stati Uniti, intenzione verso cui la SEC ha ribadito più volte il suo netto rifiuto.
Per Grayscale il test sugli ETF è difettoso
La vicenda tra Grayscale e SEC è cominciata nel giugno dello scorso anno quando l’ente di regolamentazione aveva rifiutato la proposta di Grayscale di convertire il suo trust in un ETF.
A quel punto Grayscale aveva fatto causa alla SEC specificando che quest’ultima avesse violato l’Administrative Procedure Act e questo esclusivamente su
“base arbitraria e capricciosa”.
Nel mese di ottobre 2022 Grayscale aveva depositato una petizione scritta contro la SEC, a parere della gestore di criptovalute
“il test che la SEC ha applicato agli ETF legati al Bitcoin è difettoso ed è stato applicato in modo incoerente”.
Ma non solo, infatti per Grayscale la decisione della SEC danneggerebbe gli oltre 850.000 investitori che possiedono fondi all’interno del loro trust.
Dal canto suo, però, la SEC non ha fatto alcuna marcia indietro e nel dicembre dello scorso anno ha confermato il suo netto rifiuto alla conversione del trust in un EFT Bitcoin.
L’ente aveva specificato che questi prodotti sono maggiormente esposti a frode e manipolazione.
Sonnenshein: SEC ha impedito l’avanzamento di Bitcoin
Arrivati a questo punto era chiaro che Grayscale avrebbe citato in giudizio l’ente di regolamentazione.
A intervenire in merito è stato direttamente il CEO di Grayscale, Michael Sonnenshein, che al Wall Street Journal ha affermato che la SEC “dovrebbe tentare di eliminare gli operatori malevoli” senza però
“ostacolare gli sforzi per sviluppare una regolamentazione appropriata”.
Per Sonnenshein quindi l’errore della SEC è stato quello di non impedire agli operatori malevoli di entrare all’interno del settore delle crypto, in questo modo
“ha impedito l’avanzamento di Bitcoin nel perimetro normativo degli Stati Uniti”.
E, infine, ha affondato il colpo contro la SEC affermando che si sta assistendo
“alle conseguenze delle priorità della SEC a scapito degli investitori statunitensi”.
Su Twitter Sonnenshein ha affermato che occorre
“fare la nostra parte per ripristinare la fiducia in Bitcoin e nelle crypto”.
Doing our part to re-instill trust and confidence in #bitcoin and #crypto cc @Grayscale @CraigSalm @jenn_rosenthal $GBTC pic.twitter.com/u72RHmGTmJ
— Sonnenshein (@Sonnenshein) January 23, 2023
Non è comunque la prima volta che Grayscale finisce nell’occhio del ciclone.
Nel mese di novembre, infatti, si era rifiutata di fornire delle prove-on-chain in merito alle sue riserve crypto tirando in ballo problemi legati alla sicurezza.