FTX riapre i prelievi in Giappone

In breve

  • Il 21 febbraio FTX Japan riprenderà il servizio di prelievo fondi
  • La succursale giapponese di FTX annuncia possibili rallentamenti nel servizio
  • Lo studio legale Sullivan&Cromwell al centro di una diatriba con FTX

FTX Japan riapre ai prelievi per gli utenti

Nel marasma generale relativo all’exchange in bancarotta FTX arriva una notizia che lascia trasparire uno spiraglio di luce su tutta la vicenda.

Il ramo giapponese di FTX, ovvero FTX Japan, ha annunciato che il 21 febbraio riprenderà con il servizio di prelievo per i clienti.

E questo per la prima volta da quando a novembre FTX aveva prima sospeso i prelievi e poi annunciato la sua bancarotta.

In quell’occasione l’ente di regolamentazione giappone Kanto Local Finance Bureau aveva emanato un decreto di sospensione delle attività di FTX Japan assieme a un miglioramento delle stesse.

Il decreto da parte dell’ente era stato esteso fino al 9 marzo 2023.

Quindi il fatto che il ramo di FTX nel Sol Levante riprenda i prelievi è sicuramente rassicurante per gli utenti giapponesi.

Possibili rallentamenti nelle operazioni di prelievo

Il comunicato stampa annunciante la ripresa del servizio di prelievo fondi da parte di FTX Japan è stato divulgato direttamente sul sito web, dove si può leggere:

Siamo lieti di annunciare che riprenderemo i nostri servizi per il prelievo di valuta fiat e criptovalute di FTX Japan tramite la piattaforma web Liquid Japan alle 12.00 del 21 febbraio 2023”.

A tutti i clienti che sono risultati idonei per prelevare i propri fondi FTX Japan ha inviato una e-mail.

La procedura richiede la conferma del saldo per poi trasferire i fondi sul conto Liquid Japan.

La succursale giapponese dell’exchange ha, però, specificato che

a causa dell’elevato numero di richieste da parte dei clienti, potrebbe essere necessario del tempo per il completamente del processo di prelievo“.

Per quanto riguarda invece gli altri servizi di FTX Japan la loro ripresa verrà annunciata il prima possibile.

Nuove diatribe legali sul fronte FTX

Sul fronte FTX invece la situazione sembra stia diventando piuttosto complessa dal punto di vista legale.

Infatti sembra che FTX abbia intenzione di assumere come consulente legale Sullivan&Cromwell, ma l’ex-avvocato dell’exchange di Sam Bankman-Fried, Daniel Friedberg, si sarebbe opposto a tale assunzione citando dei conflitti di interesse.

Tale posizione è stata assunta anche dall’organo di vigilanza fallimentare del Dipartimento di Giustizia statunitense che ha sottolineato come lo studio legale non abbia divulgato abbastanza informazioni circa il suo passato e il suo rapporto con FTX prima del collasso.

FTX, ora guidato da John Ray III, ha affermato in tribunale che si sarebbe affidato da S&C per il lavoro ad alto rischio e per la sicurezza dei clienti.

Inoltre l’exchange si sarebbe dovuto affidare ad altri avvocati per poter ripulire il disastro lasciato dalla gestione di SBF.

Inutile dire che anche Sam-Bankman Fried ha attaccato lo studio legale Sullivan&Cromwell sostenendo che siano stati proprio loro a premere affinché presentasse istanza di fallimento.

Dal canto suo l’azienda ha respinto le accuse al mittente.

Autore

Sono scrittore e articolista. Appassionato di criptovalute fin dal 2015, mi piace informarmi su tutto ciò che riguarda questo incredibile mondo.

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