Genesis punta a uscire dal Capitolo 11

In breve

  • Genesis potrebbe uscire dal Capitolo 11 entro fine maggio
  • I legali di Genesis sono ottimisti, cautela da parte di Gemini
  • Enunciati davanti al giudice i debiti contratti da Genesis

Genesis cerca un accordo con i creditori

Da quando Genesis ha presentato istanza di bancarotta il 20 gennaio, sta cercando di correre ai ripari al fine di trovare una soluzione con i propri creditori.

Il fatto che Genesis stia cercando di risolvere le varie controversie con i creditori fa ben sperare il legale Sean O’Neal, che l’azienda di criptovalute possa uscire dal Capitolo 11 entro la fine di maggio.

Ottimismo e fiducia per una soluzione

L’udienza iniziale del processo si è svolta nella giornata di ieri e, nel corso della seduta, O’Neal ha affermato di ritenere che non

avremo bisogno di un avvocato mediatore. Sono molto ottimista”.

Dello stesso parere è anche il legale dei creditori, Brian Rosen, che ha confermato il fatto che le due parti si stanno avvicinando a un accordo.

Di parere contrario è invece il legale di Gemini, Chris Marcus, che si è detto “cautamente ottimista” che le controversie possano risolversi senza l’intervento di un mediatore.

Parere anche abbastanza scontato dato che anche Cameron Winklevoss aveva affermato, al momento della bancarotta di Genesis, che non ci fosse alcuna intenzione da parte di Barry Silbert di lavorare al fine di trovare un accordo.

I debiti di Genesis

Nel corso dell’udienza Genesis, davanti al giudice Sean Lane, ha dichiarato di aver intenzione di procedere con la vendita dei suoi beni, mettendo a punto un piano per uscire dalla bancarotta entro il 19 maggio.

Durante la seduta Genesis ha spiegato quali siano le sue attività e passività, enunciando a quanto ammontano i debiti nei confronti dei creditori.

L’azienda di crypto, appartenente alla Digital Currency Group di Barry Silbert, deve oltre 3,4 miliardi di dollari a 100.000 utenti; mentre ha contratto un debito di 766 milioni di dollari nei confronti di Gemini dei gemelli Winklevoss.

Inoltre l’azienda ha un debito con la sua società madre, la DCG, di circa 1,65 miliardi di dollari, ripartiti in 575 milioni di dollari con scadenza nel mese di maggio e una cambiale da 1,1 miliardi di dollari con scadenza nel 2032.

Nel processo di bancarotta comunque non è coinvolta la Digital Currency Group, che continuerà ad effettuare il suo lavoro, come anche le varie aziende legate a Genesis che si occupano di trading spot e broker dealer.

Autore

Sono scrittore e articolista. Appassionato di criptovalute fin dal 2015, mi piace informarmi su tutto ciò che riguarda questo incredibile mondo.

Ti potrebbe interessare