Parla Jerome Powell, BTC sotto i 22.000 dollari
In breve
- Bitcoin è sceso sotto i 22.000 dollari dopo le parole di Jerome Powell
- Dopo gli eventi turbolenti Powell chiede più cautela sulle crypto
- Le stablecoin necessitano di una regolamentazione appropriata
- Negli USA e in UE ci si muove per regolamentare il settore crypto
Tassi d’interesse più alti: BTC sotto i 22.000 dollari
Le parole di Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, hanno mandato per un istante BTC sotto i 22.000 dollari, ma ora sembra che la crypto si sia ripresa.
Nel corso della giornata di ieri, durante l’udienza della commissione per le banche del Senato statunitense, Powell ha dichiarato che
“gli ultimi dati economici sono stati più forti del previsto, il che suggerisce che il livello finale dei tassi di interesse sarà probabilmente più alto di quanto previsto”.
Queste parole del presidente della FED hanno scatenato il momentaneo ribasso di Bitcoin, che si trovava a 22.341 dollari al momento della dichiarazione, per scendere a 21.917 dollari e questo nell’arco di appena 15 minuti.
Il crollo però non è durato a lungo e, al momento in cui scriviamo, viene scambiato a un prezzo pari a 22.177 dollari, come si può vedere dal grafico di Bitcoin.
Nonostante questo lieve crollo la crypto ha resistito alle dichiarazioni di Powell riassestandosi quasi nell’immediato e questo potrebbe indurre gli investitori a comprare Bitcoin.
Powell: Nessuno vuole soffocare l’innovazione
L’intervento di Jerome Powell si è incentrato anche sul settore delle criptovalute, affermando che le intenzioni della banca centrale non è affatto quella di “soffocare l’innovazione”.
Purtroppo, però, nell’arco dell’ultimo anno ci sono state “molte turbolenze” con i crolli di aziende e frodi.
Proprio per questa ragione le
“istituzioni finanziarie regolamentate dovrebbe essere piuttosto caute nel fare attività nello spazio crypto”.
Powell ha quindi portato il lampante esempio, tra i più recenti, del caso Silvergate Bank.
Questo, stando alle parole del presidente della FED, è una chiara raffigurazione dei pericoli della concentrazione delle crypto nel settore bancario.
Richiesta maggior attenzione alle stablecoin
Nel discorso hanno trovato spazio, inevitabilmente, anche le stablecoin. Per Powell ci sarebbe la possibilità che queste crypto possano trovare spazio nel settore finanziario, ma solo qualora ottengano “una regolamentazione appropriata”.
In merito alle stablecoin Powell ha spiegato che le persone
“presumono quando hanno a che fare con qualcosa che assomiglia a un fondo del mercato monetario, che ha la stessa regolamentazione del fondo del mercato monetario o di un deposito bancario”.
Quindi a maggior ragione le stablecoin devono “aver bisogno di una certa attenzione al riguardo”.
Stati Uniti e UE uniti nella regolamentazione
Le osservazioni in merito al settore delle criptovalute negli Stati Uniti sono state presentate al Congresso già nel mese di gennaio da quattro membri dell’amministrazione Biden.
I funzionari hanno fatto presente, con un annuncio, di intensificare gli sforzi al fine di regolamentare il mercato delle criptovalute.
Sul fronte europeo, invece, Christine Lagarde aveva fatto presente al Parlamento Europeo che nell’UE c’è un assoluto bisogno di regolamentare il settore.
E questo soprattutto dopo il collasso di FTX, anche se comunque si sono fatti significativi passi avanti verso la regolamentazione.