Truffe per i rimborsi da FTX: scatta l’alert

In breve

  • Il crollo di FTX diventa terreno fertile per i truffatori
  • FTX mette in guardia i suoi clienti sulle truffe circa la restituzione degli asset
  • Siti web fraudolenti promettevano la restituzione dei fondi

Gli scammer puntano agli utenti di FTX

Dopo la bancarotta di FTX avvenuta nel mese di novembre e le recenti informazioni divulgate in merito alle frodi perpetrate dall’exchange di Sam Bankman-Fried, gli utenti hanno sempre più manifestato la volontà di riavere i propri fondi.

Una richiesta del tutto lecita e normale per coloro che sono stati truffati.

Se non che questa richiesta può essere terreno fertile per i famosi scammers, ovvero truffatori che speculano sulle paure o sui desideri di utenti o clienti.

E i truffatori non hanno perso tempo a bussare alle porte dei già truffati utenti di FTX, paventando l’allettante “restituzione o potenziale restituzione di asset dei clienti”.

FTX mette in guardia dalle truffe

A divulgare il rischio della truffa è stata la stessa FTX, guidata ora da John Ray III, che con un tweet ha diramato un avviso dove spiega:

Siamo a conoscenza di truffe e frodi perpetrate da parte di terzi che tentano di approfittare dei clienti di FTX”.

La truffa che andava a toccare gli utenti di FTX richiedeva denaro, commissioni, pagamenti, ma anche le password degli account.

Tanto che FTX nel suo tweet ha sottolineato come “i clienti che desiderano contattare direttamente i debitori FTX devono farlo all’indirizzo [email protected]”.

Inoltre FTX non chiederà mai “soldi, pagamenti, tasse, o le password dei vostri account in connessione con la prospettiva della restituzione degli asset dei clienti”.

Queste precisazioni da parte dell’exchange si sono rese necessarie dopo che, dal mese di dicembre, si è verificato un aumento dei truffatori che hanno approfittato dei crollo di FTX.

Le prime truffe già dopo il crollo di FTX

Già nel mese di novembre i truffatori si erano fatti avanti con un finto video dove l’ex-CEO Sam Bankman-Fried diceva di aver intenzione di aumentare del doppio il risarcimento degli utenti.

Il finto video indirizzava gli utenti di FTX a visitare un sito web fraudolento che richiedeva l’invio di token ai truffatori in cambio di un rimborso in crypto.

Nel mese di dicembre, infine, l’Oregon Division of Financial Regulation aveva diramato un avviso dove si faceva presente che un falso sito web recante il logo e il nome del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, richiedeva i dati dei conti degli utenti FTX al fine di restituire i loro asset.

L’Oregon DFR ha spiegato come avveniva la truffa:

Il sito Web richiedeva il nome utente e la password FTX dell’investitore, insieme ad altre informazioni sull’account. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti non ha creato questo sito web. Tieni presente che se qualcuno ti contatta chiedendoti nomi utente e password per i tuoi account, è molto probabile che si tratti di una truffa”.

È importante comunque sottolineare che, allo stato attuale delle cose, il processo di restituzione dei fondi, nonostante l’impegno del nuovo CEO di FTX, può richiedere diverso tempo e potrebbe essere molto lento.

Quindi occorre prestare molta attenzione a tutti quei soggetti che nel mondo delle crypto, promettono grandi cose, ma che si rivelano poi essere scam.

Autore

Sono scrittore e articolista. Appassionato di criptovalute fin dal 2015, mi piace informarmi su tutto ciò che riguarda questo incredibile mondo.

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