Anche Genesis sospende i prelievi: c’è da preoccuparsi?
In breve
- Genesis decide di sospendere momentaneamente i prelievi
- La società è già al lavoro per risolvere i vari problemi
- Sul crac FTX la Camera decide di convocare SBF in udienza
Genesis sospende i prelievi criptovalutari
All’indomani del collasso di FTX, che sta ancora facendosi sentire nel settore delle piattaforme exchange, e non solo, anche il broker di trading Genesis ha deciso di sospendere i prelievi per quanto concerne l’attività criptovalutaria.
In un comunicato divulgato ieri dalla vice-presidente delle comunicazione di Genesis, Amanda Cowie, si legge che il broker
“ha preso la difficile decisione di sospendere temporaneamente i prelievi e l’emissione di nuovi prestiti”.
Questa decisione, ha spiegato sempre la Cowie, è stata presa in seguito
“alla perdita di fiducia del settore causata dall’implosione di FTX”.
Proprio di fronte alle turbolenze di mercato causate dal crollo di FTX Genesis si è vista in dovere di prendere tale decisione e questo anche a seguito di
“richieste di prelievo anomale che hanno superato la nostra attuale liquidità”.
We have hired the best advisors in the industry to explore all possible options. Next week, we will deliver a plan for the lending business. We’re working tirelessly to identify the best solutions for the lending business, including among other things, sourcing new liquidity.
— Genesis (@GenesisTrading) November 16, 2022
Anche dal proprio profilo Twitter Genesis ha deciso di spiegare ai propri clienti le ragioni del gesto, affermando che la
“nostra priorità n.1 è servire i nostri clienti e preservare i loro asset”.
Our #1 priority is to serve our clients and preserve their assets. Therefore, in consultation with our professional financial advisors and counsel, we have taken the difficult decision to temporarily suspend redemptions and new loan originations in the lending business.
— Genesis (@GenesisTrading) November 16, 2022
Genesis lavora per risolvere la situazione
Nell’arco della scorsa settimana Genesis aveva avvertito l’onda d’urto provocata dal tracollo di FTX.
Infatti la stessa società aveva divulgato di aver 175 milioni di dollari bloccati su un conto di trading FTX, di conseguenza hanno dovuto ricorrere a un’iniezione di 140 milioni di dollari, da parte della sua società madre, la Digital Currency Group, al fine di poter rafforzare il proprio bilancio.
Ad ogni modo sembra che non ci sia alcun motivo di avvertire preoccupazione in questa momentanea sospensione dei prelievi.
Infatti un’altra piattaforma crittografica partner di Genesis, la Luno, ha affermato che
“nel caso i prelievi da Genesis non siano possibili”
ha preso provvedimenti al fine di poter garantire ai clienti l’accesso ai propri fondi.
Per risolvere la questione relativa a quanto sta attraversando in questo momento così delicato per l’intero settore delle criptovalute, Genesis ha deciso di ricorrere
“ai migliori consulenti del settore per esplorare tutte le possibili opzioni”.
Inoltre la stessa piattaforma ha detto che sta lavorando in modo instancabile al fine di poter risolvere i vari problemi.
Occorre comunque sottolineare che Genesis fa parte di Bitcoin Trust, ovvero una proprietà con il più importante fondo di Bitcoin a livello mondiale, come ben spiegato da Gianluca Grossi.
SBF convocato per un’udienza alla Camera degli USA
Nel frattempo nella giornata di ieri è uscita la notizia che l’ex-CEO di FTX, Sam Bankman-Fried è stato convocato per il mese di dicembre dal servizio finanziario della Camera degli Stati Uniti d’America, per un’udienza circa il crollo dell’exchange.
L’udienza è stata richiesta, per la prima volta nella storia, da due membri del Congresso appartenenti ai due schieramenti opposti, ovvero Democratici e Repubblicani.
Questa notizia giunge dopo che lo Stato della California ha dichiarato di aver avviato le indagini sul crac di FTX.