Nuova vita per FTX? L’ipotesi del CEO John Ray III

In breve

  • Possibilità di rilancio per FTX, ma non tutti sono d’accordo
  • Il token nativo FTT ha un balzo e tocca quota 2,47 dollari
  • L’ex-presidente di FTX US ricomincia da zero e svela i retroscena di SBF

John Ray III ipotizza un rilancio di FTX

Dopo il tracollo di FTX avvenuto a novembre sono stati in diversi a suggerire la possibilità di una sorta di rinascita.

Nelle scorse settimane CryptoJoe aveva persino messo nero su bianco un progetto ben orchestrato di un rebranding di FTX.

Ma ora sembra proprio che questa possibilità arrivi direttamente dal neo-CEO dell’exchange, ovvero John Ray III, che ha preso in mano il controllo di FTX dopo la bancarotta e le dimissioni di Sam Bankman-Fried.

John Ray ha rilasciato un’intervista al Wall Street Journal, la prima da quanto è diventato CEO di FTX, nella quale ha affermato che i clienti sono entusiasti circa la tecnologia dell’exchange e che varrebbe ancora la pena tentare il rilancio.

Ray ha quindi specificato che

tutto è sul tavolo. Se c’è un percorso da seguire su questo, allora non solo lo esploreremo, lo faremo”.

Ma non tutti sono del parere che possa verificarsi un rilancio per FTX. Di questa opinione è il CEO di Binance Australia, Leigh Travers, che ha spiegato come può essere difficile per FTX acquisire una nuova licenza, soprattutto a causa della maggior regolamentazione del settore.

Inoltre occorre tenere conto anche del fatto che dopo il collasso di novembre la fiducia dei clienti è compromessa.

Il balzo di FTT e le frecciate di SBF

Dopo l’ipotesi di un rilancio di FTX l’entusiasmo si è fatto subito sentire e, ovviamente, ha dato occasione a SBF per un suo immediato quanto gioioso tweet, ma dove non ha lesinato frecciate a John Ray III:

Sono contento che Mr. Ray stia finalmente parlando di rilanciare l’exchange, dopo aver bloccato per mesi questo tipo di iniziative! Sto ancora aspettando che ammetta finalmente che FTX US è solvibile e restituisca i soldi ai clienti…”.

Oltre all’entusiasmo di SBF anche il token nativo di FTX, ovvero FTT, ha avuto un incremento del 32% portandolo a un prezzo di scambio pari a 2,47 dollari, per poi risistemarsi a un prezzo di poco superiore ai 2 dollari.

Certo questo è un incremento sicuramente positivo per un token che dopo il tracollo del suo exchange aveva toccato il fondo con un prezzo pari a 0 dollari.

La ripartenza di Brett Harrison e gli scontri con SBF

Nel frattempo l’ex-presidente di FTX US, Brett Harrison, è riuscito a raccogliere una cifra pari a 5 milioni di dollari da società come Coinbase Ventures e Circle Ventures, al fine di poter dare vita a una startup di criptovalute.

Harrison aveva pubblicato una serie di tweet dove raccontava le ragioni per le quali nel settembre 2022 aveva lasciato la dirigenza di FTX e dei suoi problemi con Sam Bankman-Fried.

L’allora presidente di FTX US ha raccontato di aver proposto a SBF la necessità di una “separazione tra il team esecutivo, il team legale e il team di sviluppo di FTX US”, ma l’allora CEO non aveva accettato.

È stato proprio in quel frangente che Harrison ha

visto la sua totale insicurezza e intransigenza quando le sue decisioni venivano messe in discussione, la sua malizia e i suoi continui cambi di umore”.

Infine gli attriti tra i due erano giunti al punto che Bankman-Fried lo aveva minacciato

dicendo che mi avrebbe licenziato e avrebbe distrutto la mia reputazione professionale”.

Autore

Sono scrittore e articolista. Appassionato di criptovalute fin dal 2015, mi piace informarmi su tutto ciò che riguarda questo incredibile mondo.

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