Cos’è Polkadot e come funziona

Con il termine “Polkadot” viene indicato il protocollo di interconnessione tra blockchain e il token nativo. In realtà la criptovaluta Polkadot prende il nome di DOT

Si tratta di un progetto che ha lo scopo di rivoluzionare il web, nel segno della blockchain.

In questa guida scopriremo cos’è Polkadot, conosceremo storia e struttura del protocollo, vedremo dove comprare Polkadot, esamineremo tutto quello che c’è da sapere per investire in modo consapevole.

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Cos’è Polkadot: info e dati

Nome Polkadot
Ticker DOT
Anno di nascita 2016
Fondatore Gavin Wood
Blockchain Polkadot
Sito https://polkadot.network/
Whitepaper Polkadot: Vision
for a heterogeneous
Multi-Chain Framework

Storia di Polkadot

Polkadot nasce nel 2016 da un’idea di Gavin Wood che fu tra i fondatori di Ethereum. La sua idea era di creare una versione migliore “frammentata” (sharded) di Ethereum che sarebbe stata migliore del progetto originale in quanto a scalabilità e velocità. 

Il whitepaper di Polkadot è stato presentato nell’ottobre 2016. Gavin Wood, Insieme al fondatore di Parity (un client e un wallet multifirma di Ethereum), Peter Czaban, hanno dato vita alla Web3 Foundation, incaricata di raccogliere fondi per sviluppare il progetto di Polkadot.

Nel 2017 è stata lanciata l’ICO (Initial Coin Offering) con cui furono raccolti 145 milioni di dollari in cambio di 10 milioni di token DOT. Poco dopo però i fondi contenuti in un contratto Parity multisig furono congelati per bloccare un tentativo di hack. Andarono persi 90 milioni di dollari in ETH.

Ciò nonostante, Polkadot e la Web3 Foundation riuscirono a utilizzare i rimanenti fondi per proseguire nello sviluppo del protocollo. 

Nel 2019 fu fatta una nuova vendita privata per recuperare parte dei fondi andati persi. Furono allocati 500.000 token Polkadot in cambio di 1,2 miliardi di dollari.

Nel 2019 è stata rilasciata anche Alexander, la prima testnet di Polkadot. Nello stesso anno è stata lanciata Kusama, una sorta di versione non raffinata di Polkadot per testare funzioni come governance, staking e sharding in ambiente reale, andando oltre la testnet. 

La Fase 1 di Polkadot è stata avviata nel maggio 2020 con il lancio ufficiale della catena, che funzionava con algoritmo di consenso PoA (Proof of Authority), pertanto le transazioni erano validate da 6 validatori appartenenti alla Web3 Foundation. 

La Fase 2 inizia nel giugno 2020 con il passaggio all’algoritmo Nominated Proof of Stake in cui i proprietari di DOT hanno potuto prendere il ruolo di validatori e ottenere così ricompense. 

Con le fasi successive sono state introdotte altre funzionalità, a partire da una governance volta a favorire la decentralizzazione del progetto. 

A dicembre 2021 sono state lanciate le parachain, un passo in avanti importantissimo nello sviluppo di Polkadot. Vedremo tra poco cos’è una parachain su Polkadot. 

Ulteriori upgrade seguiranno, forse proprio nel 2023.

Chi ha inventato Polkadot: Gavin Wood

Chi c’è dietro Polkadot? Devi porti questa domanda ogni volta che vuoi investire in un progetto crypto. La trasparenza, la serietà e la professionalità del team è sinonimo di affidabilità. 

Il fondatore di Polkadot è Gavin Wood, un informatico inglese che si era fatto conoscere dalla comunità crypto per aver co-fondato Ethereum. In realtà, fino all’incontro con Vitalik Buterin, Gavin Wood, esperto programmatore, non si era mai interessato alle criptovalute. 

Gavin Wood
Gavin Wood (fonte: Wikipedia)

Wood su Ethereum ha sviluppato Solidity, il linguaggio che è diventato la base per gli smart contract. Ha dato il suo contributo anche alla realizzazione della Ethereum Virtual Machine. L’altro suo progetto degno di menzione è Parity Technologies, un’infrastruttura per lo sviluppo della blockchain. 

È stato anche CTO della Ethereum Foundation, prima di lasciarla nel gennaio 2016, fondare la Web3 Foundation, e buttarsi a capofitto nel progetto Polkadot. 

La sua visione è sempre stata legata più allo sviluppo della tecnologia blockchain e alla decentralizzazione del Web che non alla fondazione delle criptovalute intese come mezzo di pagamento. 

Tra i fondatori di Polkadot vanno menzionati anche Peter Czaban, Direttore Tecnologico della Web3 Foundation, e Robert Habermeier, ricercatore e sviluppatore blockchain.

Come funziona Polkadot

Polkadot si definisce una piattaforma per il Web3, ovvero, per il web decentralizzato. È un sistema di connessione tra blockchain. Il suo funzionamento prevede una blockchain principale, detta relay chain, e delle blockchain parallele, dette parachain.

Le parachain di Polkadot possono sviluppare i loro token e altre funzionalità in modo indipendente dalla Relay chain. 

Simili alla parachain, sono le parathreads, una sorta di blockchain parallele che non hanno necessariamente bisogno della connessione per funzionare. 

Parachain e parathreads sono connesse tramite dei ponti, i bridge e questi possono a loro volta connetterle ad altre reti come Bitcoin ed Ethereum.  

protocollo Polkadot

I token di Polkadot, i DOT, servono a far funzionare l’intero processo, sia per il meccanismo di consenso, sia per la governance. 

Per quel che riguarda il meccanismo di consenso, essendo una Nominated Proof of Stake, i nominators sono coloro che mettono in staking i DOT e che selezionano i validators che devono mettere in sicurezza la Relay Chain.

I validator a loro volta non solo proteggono la Relay Chain e hanno DOT in stake ma validano le proofs che arrivano dai collators. Questi ultimi, a loro volta, mantengono i blocchi delle parachain e producono le proofs per i validators che procedono poi con la convalida dei blocchi. 

La governance di Polkadot prevede che coloro che detengono i token DOT possano fare delle proposte di modifica. Queste però devono essere validate dai membri del consiglio (Council Members) mentre una commissione tecnica (Technical Commettee) può proporre insieme al consiglio dei voti di emergenza.

Lo scopo di Polkadot è fare in modo che le parachain svolgano il lavoro della Ralay Chain. Questo sistema rende l’infrastruttura più scalabile e veloce e in grado di trasferire non solo token ma anche dati tra una blockchain e l’altra. 

Come avviene il mining su Polkadot

In realtà non c’è mining su Polkadot. DOT ha una supply limitata a 1 miliardo di token. Non esiste quindi un processo di estrazione, come avviene ad esempio per Bitcoin. 

Sulla blockchain di Polkadot, sono i validators coloro che convalidano i blocchi della blockchain e guadagnano ricompense in DOT per il lavoro che fanno per mantenere al sicuro la blockchain. I nominators a loro volta guadagnano parte della ricompensa in DOT del validators che li rappresenta. 

Quali problemi risolve Polkadot

Il grande vantaggio di Polkadot è di rendere possibile l’interconnessione tra blockchain. Le blockchain infatti non comunicano tra di loro. Polkadot cerca di risolvere questo problema creando un ecosistema fatto di parachain interconnesse. 

Lo scopo di Polkadot, con questo sistema di interconnessione tra blockchain, è creare un web dove dati e informazioni possono viaggiare senza un ente centrale che le controlli. Dati e informazioni viaggeranno sulla Relay Chain. 

Il sistema di funzionamento descritto precedentemente, fa in modo che il tutto sia veramente decentralizzato, che le transazioni siano rapide, che la sicurezza sia una priorità e lo scopo di tutti coloro che partecipano al sistema.

Perché Polkadot ha un prezzo

andamento prezzo Polkadot
Il prezzo di Polkadot negli anni (fonte: Coinmarketcap)

Se è vero che il token di Polkadot, DOT, non è un mezzo di scambio, allora perché ha un prezzo?

Pur non essendo una moneta, DOT ha un valore in quanto ha avuto degli investitori nella prima ICO del 2017 e nella private sale del 2019. In entrambi i casi, in cambio di fondi, queste persone hanno ricevuto una quantità di token DOT. Il debutto sul mercato è avvenuto nell’agosto 2020, al prezzo di 2,8 dollari. 

Si potrebbe pensare che Polkadot sia un token puramente speculativo, non avendo altra utilità che non il funzionamento della blockchain. Effettivamente, chi compra DOT può avere solo due interessi:

  • Guadagnare dalle oscillazioni di prezzo;
  • Partecipare alla governance di DOT. 

Polkadot, come tutte le criptovalute, risente di fattori che muovono il suo prezzo. Alcuni sono fattori esogeni: in caso di bear o bullish market, Polkadot viene trascinata al rialzo o al ribasso dal panico o dall’euforia degli investitori. Ma a contribuire al prezzo di Polkadot sono anche gli aggiornamenti della rete.

Non è un caso che il prezzo più alto di sempre sia stato toccato a novembre 2021, quando c’era molta attesa per il lancio delle parachain. In seguito, il prezzo ha subito un brusco calo, in linea con l’andamento del mercato.  

Quali potenzialità ha Polkadot

È chiaro che Polkadot al momento si trova in un canale discendente. Tuttavia, il progetto di Polkadot è comunque solido e, oltretutto, giovanissimo. Del resto la Relay Chain e il token DOT hanno circa 2 anni di vita. 

Questo fa ipotizzare che quando saranno rilasciati ulteriori aggiornamenti del protocollo, e quando aumenterà l’adozione delle parachain, potrebbe aumentare anche la domanda di DOT e la fiducia degli investitori. Potrebbe tuttavia volerci del tempo. 

Ecco perché le previsioni su Polkadot di esperti del settore sono concordi nel ritenerlo un investimento di lungo periodo. Mentre dal punto di vista dell’innovazione tecnologica, Polkadot è da tenere sotto osservazione, per la dirompenza che promette nel rivoluzionare il web. 

Quali rischi presenta Polkadot

Anche Polkadot presenta dei rischi. Sebbene la sua infrastruttura metta al centro la sicurezza, si tratta comunque di un protocollo giovane.

Ma il rischio più grande è rappresentato dalla volatilità del prezzo, una caratteristica comune a tutte le criptovalute. DOT non fa eccezione. 

Per capire la misura di questo rischio, basta pensare che Polkadot dal suo ATH (novembre 2021) a maggio 2022, ha perso circa l’80% del proprio valore. In sei mesi. Anche sul breve periodo, DOT è soggetto a forti oscillazioni di prezzo. 

Come e dove comprare Polkadot

Vediamo ora come investire in Polkadot. Puoi comprare Polkadot (DOT) oppure se preferisci fare trading speculativo, puoi investire in CFD con asset sottostante in DOT. Si tratta di due differenti tipologie di acquisto. 

Nel primo caso dovrai rivolgerti ad un exchange crypto. Se sei un sostenitore dell’ecosistema Polkadot e vuoi contribuire al suo funzionamento, allora è opportuno che tu acquisti DOT. Anche se vuoi fare un investimento di lungo periodo è bene considerare l’acquisto diretto del token. 

Al contrario, se ti piace il trading e guadagnare sui rialzi e ribassi del prezzo, allora potresti optare per l’acquisto dei contratti CFD tramite i brokers

Queste, a nostro avviso sono le migliori piattaforme dove comprare Polkadot:

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Polkadot è legale

Investire in Polkadot è legale. Le legge italiana infatti, sebbene non abbia una vera e propria regolamentazione dedicata alle criptovalute, le riconosce e le equipara alle valute estere.

Se vuoi comprare o vendere Polkadot, e, in generale, per qualunque altra attività di trading con criptovalute, abbi cura di consultare un commercialista, perché le crypto non sfuggono al prelievo fiscale: detto in altre parole, anche sulle criptovalute si pagano le tasse

Cos’è un wallet Polkadot

Come tutte le criptovalute che vengono acquistate su un exchange, queste andrebbero custodite in wallet di proprietà. Anche Polkadot ha dei wallet specifici per DOT. 

Devi sapere che i wallet vanno distinti in hot wallet e cold wallet. Gli hot wallet sono applicazioni “online” per cellulare o desktop o estensioni per browser. I cold wallet sono dei veri e propri dispositivi che per funzionare richiedono che siano premuti dei tasti fisici e che, se non usati, vengono spenti e messi così al riparo da possibili attacchi hacker. 

Wallet Polkadot

Ecco alcuni dei wallet Polkadot più conosciuti. 

Parity Signer

Parity Signer è un’app per iOS e Android che trasforma il cellulare in un hardware wallet. Permette infatti di generare e custodire le chiavi private ma richiede anche di essere utilizzata offline. Se stai scegliendo di trasferire i tuoi DOT su Parity Signer, sappi che dovrai avere un cellulare espressamente dedicato a questo, perché il device andrà disconnesso da qualunque rete per essere sicuro. 

Polkadot JS

Disponibile in versione desktop, estensione per browser e applicazione, Polkadot JS è uno dei wallet più utilizzati per Polkadot e per interagire anche con la rete stessa. 

Polkawallet

Polkawallet è un app per iOS e Android che ospita non solo Polkadot ma anche altre reti come Kusama e Substrate. Permette di fare staking e di partecipare alla gestione dell’ecosistema Polkadot. 

Ledger

Gli hardware wallet Ledger supportano Polkadot e possono essere usati anche insieme a Polkadot JS. 

A differenza degli altri wallet citati precedentemente che sono gratuiti, Ledger va acquistato. Il costo iniziale da sostenere è uno sforzo necessario per chi vuole la massima sicurezza, custodendo i propri DOT in un cold wallet. 

Cooperazioni di Polkadot

Polkadot è partner di un altro importante progetto legati al mondo blockchain. Si tratta di Chainlink: protocollo che fornisce “oracoli”, cioè dati esterni alla blockchain. 

Questa integrazione permetterà a Polkadot di “dialogare” anche con il mondo esterno alla blockchain, e ciò potrebbe trainarne l’adozione. 

Al di fuori del mondo blockchain, Polkadot starebbe per diventare anche prossimo sleeve sponsor del Barcellona. Il suo logo dovrebbe apparire sulla manica delle maglie dei calciatori della squadra blaugrana. 

Le alternative a Polkadot

Dopo aver visto come funziona Polkadot, possiamo esaminare le blockchain che si candidano ad essere alternative ad essa. In questo spazio parleremo brevemente di:

  • Kusama;
  • Cosmos;
  • Ethereum.
Nome Market Cap
Kusama (KSM)
Cosmos (ATOM)
Ethereum (ETH)

Kusama

Kusama è una costola di Polkadot. I fondatori sono gli stessi di Polkadot, proprio perché Kusama doveva essere la blockchain di prova dove fare i test prima dei rilasci su Polkadot. Attualmente resta un ambiente per test di sviluppo

Il token KSM è nella top 100 di Coinmarketcap e ha raggiunto un picco di 623 dollari nel maggio 2021, anche se attualmente risulta aver perso quasi il 90%. 

Cosmos

Cosmos nasce per costruire l’internet delle blockchain, connettendo applicazioni e servizi in modo decentralizzato. 

La sua criptovaluta si chiama ATOM ed è tra le prime 30 per capitalizzazione di mercato. È arrivata a valere 44 dollari nel settembre 2021, perdendo nel 2022 il 75% dal suo record. 

Ethereum

A dirla tutta, è Polkadot che è considerata un’alternativa ad Ethereum. Del resto Polkadot è nata proprio per sopperire alle carenze di Ethereum in termini di scalabilità. Polkadot si propone di diventare il prossimo hub per dApp e utilizzi che al momento sono ospitati sulla blockchain di Ethereum. 

Ethereum resta comunque la seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato. Dopo il record di novembre 2021, quando il prezzo di ETH è andato oltre i 4.800 dollari, nel 2022 ha perso oltre il 75% del suo valore. 

A differenza delle precedenti alternative, Ether è anche utilizzato come mezzo di pagamento. 

Conclusioni

Abbiamo visto in questo percorso cos’è Polkadot, come funziona il protocollo e cosa fa la criptovaluta DOT. 

Siamo in presenza di un progetto molto giovane, che ha già conosciuto un alto consenso del mercato e che ora attende successivi aggiornamenti e rilasci per tornare ai livelli da record.

La sua infrastruttura lo rende interessante per il web del futuro. Sarà proprio il futuro a dirci se Polkadot sarà all’altezza delle aspettative. 

Ricorda che questa è una guida e non un consiglio di investimento. Fai attente valutazioni prima di investire. 

 

FAQ

A cosa serve Polkadot?

Polkadot punta a sviluppare il web decentralizzato dove le informazioni passeranno su blockchain.

Come guadagnare con Polkadot?

Il guadagno con Polkadot non è scontato. Il token DOT, come tutte le criptovalute, è soggetto a speculazione e volatilità.

Quanti Polkadot esistono?

Sono stati prodotti 1 miliardo di token DOT.

Come investire in Polkadot?

Per investire in Polkadot bisogna essere iscritti ad un exchange crypto o ad un broker che supporti Polkadot, scegliere una strategia e avviare la procedura di compravendita.

Qui la guida su come comprare Polkadot.

Quanto vale un DOT?

DOT non ha un prezzo fisso, essendo una criptovaluta è soggetto anche a forte volatilità.

Autore
Content Manager

Giornalista ed appassionata di criptovalute, sono nel settore dal 2018. Credo nelle potenzialità della tecnologia blockchain e delle crypto ma mi tengo a distanza dalle meme coin. Mi definisco un essere estremamente razionale.

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