Cos’è Ripple (XRP) e come funziona

Non solo una criptovaluta tra le più grandi al mondo, ma l’insieme di una rete di pagamento e di scambio ed elementi che la compongono, ecco cos’è Ripple in breve.

La sua valuta digitale XRP è tra le più capitalizzate sul mercato. Affascinante, alternativa e particolare, ha la caratteristica fondamentale di non essere decentralizzata, ma associata a organizzazioni, banche e società di investimento.

Il suo scopo è di rendere possibili il maggior numero di transazioni finanziarie contemporaneamente e velocemente, in tutto il mondo, abbattendo i costi di intermediazione.

Andiamo ad analizzare XRP come funziona, la sua storia, il suo valore, i rischi, le potenzialità e tanto altro. Una guida completa che ti svelerà tutto quello che devi sapere su Ripple e il suo mondo.

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Cos’è Ripple: info e dati

Nome Ripple
Ticker XRP
Anno di nascita 2011
Fondatore David Schwartz, Jed McCaleb, and Arthur Britto
Blockchain XRP Ledger
Sito https://ripple.com/xrp/
Whitepaper The Ripple Protocol
Consensus Algorithm

 

Storia di XRP

2004 – ancora prima della nascita di Bitcoin, lo sviluppatore web Ryan Fugger, di Vancouver, inventa Ripple.

L’idea di Fugger è quella di fondare un sistema di valuta digitale che consenta, sia ai singoli che alle comunità, di creare una propria moneta virtuale che chiama RipplePlay.

2005 – viene lanciato il sistema RipplePlay con l’intento di offrire pagamenti sicuri a livello globale

2011 – David Schwartz, Jed McCaleb, e Arthur Britto propongono a Ryan Fugger l’invenzione di una loro moneta virtuale, basata su un sistema di verifica del consenso tra membri della stessa rete, e non sul mining come Bitcoin, con il chiaro obiettivo di offrire soluzioni di pagamento per le banche e gli istituti finanziari.

2012 – I neo proprietari di Ripple, con sede a San Francisco, lanciano il Ledger, costruiscono un protocollo nuovo di pagamento, denominato RTXP (Ripple Transaction Protocol) e incrementano la propria blockchain, anche per memorizzare le tante informazioni contabili dei vari partecipanti al sistema.

Inoltre, creano la propria criptovaluta, chiamata XRP. 

A loro si unisce presto Chris Larsen. Viene fondata la compagnia NewCoin, poi chiamata OpenCoin. 

2013 – OpenCoin cambia nome in Ripple Labs e lancia diversi progetti, anche se non tutti vengono portati a termine.

2015 – La società diventa Ripple, il nome definitivo che mantiene tutt’ora. Vince il premio come pioniere tecnologico al World Economic Forum.

2016 – Il Dipartimento dei servizi finanziari di New York rilascia a Ripple la licenza di valuta virtuale.

2017 – L’azienda attiva diverse collaborazioni con istituti finanziari, tra questi la banca spagnola BBVA, e raggiunge il massimo della sua capitalizzazione

2020 – viene lanciato il XRP Ledger 1.6, il registro pubblico dove vengono memorizzate e archiviate le transazioni, che contiene nuove ottimizzazioni e correzioni al sistema che ne rendono il meccanismo migliore e più solido.

Nello stesso anno, arriva l’accusa da parte della SEC (Securities and Exchange Commission), l’ente federale che controllala borsa valori degli Stati Uniti, a XRP, in quanto non dichiarato come un titolo.

La critica riguarda il fatto che più del 50% del totale della valuta XRP appartiene a Ripple, quindi è stata venduta come quota della società senza però essere registrata.

XRP si è difesa dichiarando che la sua rete è decentralizzata e che possedere XRP non significa ricevere dei guadagni da Ripple. La causa è ancora in corso.

2022 – Ripple entra in partnership con lo stato di Palau per la realizzazione di una stablecoin.

Chi ha creato Ripple ed XRP

Le origini dell’azienda Ripple iniziano con lo sviluppatore web Ryan Fugger, che passa poi parte del suo progetto a Jed McCaleb, David Schwartz, Arthur Britto e Chris Larsen.

Sono loro che lo ampliano e generano quindi Ripple, il sistema di trasferimento di denaro istantaneo e diretto, e la sua criptovaluta XRP.

Jed McCaleb è considerato il vero fondatore di Ripple. Programmatore informatico, già creatore dell’exchange Mt. Gox, ha coinvolto nel progetto iniziale prima David Schwartz e poi Arthur Britto. In seguito è arrivato Chris Larsen, nominato CEO. Ha lasciato Ripple nel 2013, per fondare Stellar.

David Schwartz è attualmente il CTO di Ripple, dopo una lunga carriera come ingegnere informatico.

Arthur Britto figura attualmente anche come founder di un’altra azienda, PolySign.

Christ Larsen è un dirigente d’azienda che nasce nel 1960 a San Francisco. È co-fondatore di diverse start up tra le quali E-Loan e Prosper Marketplace, dove ha ricoperto il ruolo di CEO fino al 2012. È consulente di organizzazioni come Electronic Privacy Information Center, Credit Karma e Betable.

È anche un attivista per la privacy e si autodefinisce “radicalmente a favore dei consumatori”, ed è uno degli uomini più ricchi in termini di criptovalute.

Nel 2015 si è unito a loro Brad Garlinghouse, prima nominato COO e poi CEO di Ripple Labs nel dicembre 2016.

Il team di Ripple
Il team di Ripple (fonte: Twitter)

Come funziona XRP

Passiamo ora a vedere in dettaglio XRP e come funziona.

La rete di Ripple promette di consentire scambi interbancari sicuri e verificati, comprende un network di pagamenti, una borsa e una valuta (XRP).

Non si basa sulla tecnologia blockchain, come quasi tutte le altre criptovalute, ma su un protocollo open source. Qui le transazioni vengono registrate su libro mastro distribuito e condiviso, integro e affidabile, chiamato Ripple Protocol Consensus Algorithm (RPCA).

Il sistema si avvale di “token” che rappresentano un’unità di valore come, ad esempio, una valuta legale tradizionale, una commodities o una criptovaluta.

Il server si gestisce indipendentemente, tramite un sistema di verifica e convalida, dei pagamenti basati sul consenso, e con una propria valuta digitale, nominata XRP.

Questa non viene “estratta” e ricompensata ai minatori che la lavorano, ma è già precostituita e distribuita periodicamente.

La rete è decentralizzata e può agire anche senza Ripple, infatti, viene utilizzata come infrastruttura tecnologica da vari istituti finanziari.

Il mining di Ripple (XRP)

Il meccanismo di mining di Ripple è differente rispetto al sistema solitamente usato dalla maggior parte delle criptovalute, che si basa invece su blockchain.

Nel mining classico, non solo si agevolano le transizioni, ma si introducono nuove crypto sotto forma di ricompensa ai miners per il lavoro da loro svolto.

Invece, i token XRP sono già stati creati dal Ledger XRP, e sistematicamente vengono distribuiti sul mercato. Ripple, per incoraggiarne lo sviluppo e il consenso, ne possiede circa il 6%, mentre il 48% è mantenuto come riserva per essere poi collocato sul mercato tramite operazioni di vendita.

Questa caratteristica ha scatenato qualche malcontento e preoccupazione per il rischio di introdurre troppi XRP in una sola volta, che minaccerebbe il valore degli altri token sul mercato.

Ma il problema è stato arginato dalla società che ha calendarizzato con estrema precisione le iniezioni dei token XRP, rendendo il meccanismo più trasparente.

Infatti, il deposito apposito contiene più di 46.000 miliardi di XRP e, il 1° di ogni mese, 1.000 vengono inviati a Ripple che decide quanti trattenere. Il resto viene restituito e diventa la fonte primaria di finanziamento.

Cosa fa XRP

Ripple è l’azienda che fornisce un protocollo che permette il trasferimento di denaro e di cambio di qualsiasi valuta o bene. Questo sistema funziona quindi con valute digitali, con moneta fiat e anche con materie prime.

XRP è la sua moneta interna, che viene creata da RippleNet. Gli istituti finanziari usano XRP per fare transazioni veloci con commissioni ridotte ai minimi termini.

Quindi, si può considerare come un ponte. Significa che una valuta in arrivo viene tramutata, prima di qualsiasi transazione, in XRP e poi, viene immessa in rete. Quando poi arriva a destinazione è di nuovo trasformata nella sua valuta originale.

Perché Ripple ha un valore

Come tutte le criptovalute, anche Ripple si contraddistingue per la volatilità, ma il valore XRP, nonostante tutto, non si discute.

XRP grafico storico
Grafico storico di XRP (fonte: Coinmarketcap)

Come mostra il grafico del prezzo di Ripple, Fin dagli esordi ha ottenuto buoni risultati e, anche se in costante mutamento. Grazie al suo sistema di pagamenti internazionali sicuri, facili e veloci, è riuscita ad ottenere presto importanti record.

Ad esempio, nel gennaio 2018, in sei mesi, è cresciuto di quasi il 4.000% arrivando a valere 3,40 dollari. Dopo qualche caduta, nel complesso, ha sempre saputo rialzarsi anche se resta ben lontana dalle storiche vette.

Al suo successo si aggiunge, inoltre, la capacità di lavorare con le istituzioni e di essere scambiato in maniera rapida e con qualunque valuta.

Potenzialità

Ripple è appoggiato dalle banche che si avvalgono dei suoi servizi, che sono rapidi, sicuri, globali e trasversali.

Possiede quindi un potenziale notevole, soprattutto se dovesse ipoteticamente diventare la valuta ufficiale dei trasferimenti nei settori finanziari.
Ci sono diversi aspetti determinanti che fanno di Ripple un sistema particolarmente vantaggioso, vediamoli:

  • È sicuro. Ripple utilizza un sistema di crittografia di tipo ECDSA o ED25519.
  • È veloce nelle trasmissioni. Per una transizione ci vogliono solo 4-5 secondi, contro i 10 minuti (o talvolta anche qualche ora) di Bitcoin e alcuni giorni per i bonifici bancari.
  • Offre commissioni molto basse. Una transazione vale solo 0,0001 XRP sulla rete Ripple.
  • È versatile come distributore. La piattaforma Ripple accoglie non solo transazioni in XRP, ma anche altre valute fiat, materie prime e criptovalute.
  • È adottato da grandi istituti finanziari. Ripple ha una diffusione capillare e viene utilizzata come network per le transazioni anche dalle grandi imprese finanziarie come ad esempio, Yes Bank, Santander, Axis Bank, Unicredit, UBS, Western Union e American Express.
  • È ecologico. Le transazioni XRP non hanno i dannosi costi energetici che genera invece il Proof of Work, il meccanismo di mining di Bitcoin.

Rischi

Ripple presenta anche qualche svantaggio:

  • Ha un forte controllo centralizzato. Se le criptovalute hanno spopolato grazie al successo del loro svincolo dalla vigilanza delle banche e dei governi, Ripple invece, si è costruito come sistema centralizzato, in opposizione al concetto base delle altre valute digitali.
    Ripple Labs è l’unica che può creare XRP decidendo quando immetterli sul mercato, i tempi e le quantità, decretando quindi, un maggior controllo sulla rete rispetto alle altre criptovalute.
  • Il suo destino è in attesa del verdetto di un giudice. Nel 2020 la SEC, come precedentemente accennato, ha avviato un’azione legale nei confronti di Ripple e la sua moneta XRP, accusata di essere in realtà un security token. Una disputa aperta, che ha penalizzato il network, con un delisting immediato di XRP da alcuni dei più grandi exchange mondiali. Questa incertezza si ripercuote anche nelle previsioni su XRP per il futuro.

Come comprare Ripple (XRP)

Ora vediamo come acquistare Ripple XRP. La criptomoneta funziona su XRP Ledger, può essere comprata come investimento, come moneta di scambio con altre crypto, oppure, per finanziare le transazioni sui sistemi di pagamento Ripple.

Ecco le migliori piattaforme per comprare Ripple.

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Semplice e veloce, ti servono solo pochi passaggi

Per acquistare XRP ti servono un exchange o un broker, che non sono la stessa cosa. Quest’ultimo è un intermediario che conosce le regole delle borse e agisce a tuo nome.

Un exchange è, invece, un luogo virtuale dove si incontrano venditori e compratori per negoziare in monete virtuali.

  • Scegli il metodo di pagamento.

Di solito il bonifico è la maniera più comoda e solitamente accettata per fare acquisti di criptovalute.

Puoi anche utilizzare la carta di credito o di debito, ma risulta più sconveniente perché richiede, generalmente, una commissione. Poche piattaforme accettano PayPal e comunque, ti addebitano dei costi.

  • Compra XRP.

Una volta scelto il modo e/o la piattaforma, procedi con le fasi di iscrizione e registrazione, cerca la valuta XRP e inserisci l’importo che vuoi investire e l’acquisto è fatto.

  • Agisci in maniera sicura.

I token XRP non sono protetti come se le depositassi su un conto corrente a valuta fiat.

Se perdi o ti rubano i codici di accesso, oppure la tua piattaforma borsa o exchange fallisce, non sarai rimborsato. Per questo è sempre bene utilizzare dei wallet esterni e custodire con attenzione la seedphrase.

XRP è legale

In Italia XRP è legale, o meglio, non c’è nulla che ne vieti l’acquisto.

È consigliabile scegliere un exchange o un broker in regola con le licenze necessarie per avere maggiore garanzia di protezione.

In più, XRP come tutte le criptovalute va dichiarata al fisco e su eventuali plusvalenze, vanno pagate le tasse. Affidati ad un commercialista se non vuoi incappare in problemi.

Negli Stati Uniti, invece, la legalità è ancora sospesa per la criptovaluta Ripple, a seguito della denuncia del dicembre del 2020 da parte della SEC.

L’ente federale ha accusato XRP di non essere registrata e di violare la legge sugli investimenti degli Stati Uniti, fin da quando è stata lanciata nel 2013. La sentenza non è ancora stata decretata.

Ma ci sono state le richieste di giudizio abbreviato sia da parte di Ripple che dalla SEC.

In attesa di porre fine alla battaglia legale e capire la posizione di XRP, vige l’incertezza. Questo ha portato molti exchange a delistare XRP.

Wallet per XRP

Quando hai comperato i tuoi XRP, la mossa migliore che puoi fare è quella di collocarli all’interno di un portafoglio virtuale bloccato da una chiave di accesso che solo tu conosci.

L’azienda non consiglia nessun wallet XRP in particolare, ma ci sono diverse alternative sul mercato.

Cerca quelle che abbiano queste caratteristiche:

  • la compatibilità con XRP, che pare ovvio, ma ricorda che ci sono dei wallet che non supportano qualsiasi valuta;
  • facile e intuitivo nell’uso, se è user-friendly ti troverai molto meglio;
  • che abbia funzioni di backup e di sicurezza;
  • che sia supportato da un team di sviluppo;
  • che abbia una buona assistenza clienti attiva, per ogni evenienza.

Vediamo ora tre esempi di wallet per conservare al meglio i tuoi XRP.

Uphold

È un wallet multi-valuta dove puoi acquistare, scambiare e convertire XRP e molte altre monete digitali.

Semplice e diretto, supporta 8 criptovalute, 20 valute fiat e 4 metalli preziosi.

Da usare tramite browser oppure app. Si presenta con un’interfaccia immediata, ma i metodi di pagamento di cui puoi usufruire per depositare fondi nel tuo portafoglio dipendono dal tuo paese di residenza.

Cryptonator

È compatibile con 19 valute, tutte facili da gestire grazie alla semplicità della sua interfaccia. Puoi sempre amministrare i Ripple nel tuo conto, in qualsiasi momento e scambiare valute in maniera istantanea, senza alcuna commissione.

Il suo livello di sicurezza assomiglia a quello bancario, pur avendo il limite di essere comunque un wallet online. Inoltre, non esiste la versione app per i dispositivi iOS.

Ledger Nano S

Questo hardware wallet si caratterizza per essere semplice, versatile, popolare e sicuro. Puoi collegarlo al tuo computer tramite USB.

Offre anche una memorizzazione delle chiavi private online per proteggerti dagli hacker.

Prima di inviare i pagamenti devi digitare un PIN che al terzo tentativo sbagliato ti blocca il sistema. Supporta un’ampia gamma di crypto conosciute, ma, trattandosi di un dispositivo fisico, ha un costo da sostenere. 

Cooperazioni di Ripple

Ripple ha stretto diverse collaborazioni con molti istituti finanziari e banche, tra le principali al mondo.

Ripple XRP

Tra questi, oltre alle già citate BBVA, Union Credit, Santander, Yes Bank e Axis Bank, ricordiamo NBAD, UBS, Banca federale dell’India, Itaú, Western Union e American Express.

Un’altra attiva e importante cooperazione è con il gruppo finanziario giapponese SBI, con il quale ha implementato un’applicazione di pagamento, Money Tap, già autorizzata all’uso dai regolatori finanziari del paese.

E poi ancora, la rete di banche di Reisebank, in Germania, si è interessata a Ripple Net e ha iniziato a testare l’applicazione, con buoni risultati.

Alternative a Ripple

La criptovaluta Ripple è stabilmente tra le top 10 delle coin a maggiore capitalizzazione, preceduta da Bitcoin, Ethereum e dalle stablecoin.

Ha un futuro allettante davanti a sé, sebbene negli anni siano nate altre criptovalute che hanno tentato di destabilizzarla.

Ecco le principali.

Nome Market Cap
Stellar (XLM)
OMG Network (OMG)
Iota (MIOTA)

Stellar (XLM)

Stellar e la sua criptovaluta XLM sono spesso comparate a Ripple e XRP, per diverse ragioni.

La prima è che a lanciare Stellar è stato il cofondatore di Ripple Jeb McCaleb.

La seconda è che entrambe si occupano di sistemi rapidi ed efficienti per consentire le transazioni internazionali. Ma a differenza di Ripple che si rivolge alle banche, Stellar ha come target gli individui privati.

Stellar è nata come fork dalla blockchain di Ripple, per questo tecnicamente le due sono molto simili.

Al momento della scrittura di questa guida, Coinmarketcap colloca Stellar al 27° posto tra le crypto a maggiore capitalizzazione di mercato.

Il record storico è stato toccato a gennaio 2018 (proprio come Ripple), a 0,93 dollari, mentre ora vale poco più di 7 centesimi di dollaro.

OMG Network (OMG)

OMG Network e il suo token OMG rappresentano un’altra piattaforma di pagamenti alternativa a Ripple.

Nata come OmiseGo tra Thailandia, Giappone e Singapore, si tratta di un layer 2 di Ethereum in grado di funzionare molto più rapidamente della catena madre.

Il suo scopo è trasferire valore e risorse finanziarie tramite la blockchain, sfruttando un meccanismo che permette agli utenti di fare a meno di un ente centrale.

Al momento della stesura di questa guida il token OMG è fuori dalla top 100 delle criptovalute a maggiore capitalizzazione (posizione 134) e vale 1 dollaro, lontanissimo dal record storico di 28,35 dollari segnato sul finire del gennaio 2018.

Iota (MIOTA)

Iota e il suo token MIOTA rappresentano un caso particolare: questa criptovaluta infatti non utilizza la blockchain ma una tecnologia che prende il nome di Tangle, un protocollo che non prevede miners, validatori e costi di commissione, creando un ambiente veloce ed efficiente.

A cosa serve tutto ciò? A consentire transazioni tra device connessi nell’Internet of Things.

Al momento della scrittura di questa guida, il token MIOTA è alla posizione 66 di Coinmarketcap, con un valore di circa 17 centesimi di dollaro.

Il record storico si registrò nel dicembre 2017, quando arrivò a sfiorare 5,7 dollari.

Conclusioni

Siamo giunto alla fine di questa guida su cos’è XRP. Tirando le conclusioni, Ripple è un sistema versatile, rapido e sicuro, che si associa a diverse banche, istituti e società di investimento di tutto il mondo, come sinonimo di ulteriore garanzia.

Se i duri e puri delle criptovalute potrebbero dissentire da questa filosofia, perché si scontra con il mantra della libertà da enti esterni, molti consulenti ed esperti sostengono, invece, che questa sia il fulcro del successo di Ripple.

Inoltre, il valore di XRP ha dimostrato di tenere nel tempo e di avvalersi di una piattaforma all’avanguardia verso le nuove tecnologie e lo sviluppo di novità.

Ha un forte valore di mercato e ciò nonostante una singola unità di XRP è molto economica, data l’elevata quantità di monete in circolazione. Questi diversi elementi convergono per farne un interessante e allettante potenziale redditizio per gli investitori.

Certo è che rimane l’ombra dell’azione legale avviata da SEC. La sentenza dovrebbe decretare se Ripple può continuare a svilupparsi come sistema di pagamento. E nell’incertezza in cui vive oggi, può rappresentare un investimento a rischio.

Ricorda che questa è una guida e non un consiglio di investimento. Fai attente valutazioni prima di comprare Ripple.

FAQ

Cosa fa XRP?

XRP è la criptovaluta utilizzata per le transazioni su XRP Ledger, una blockchain che agisce come sistema di pagamento.

Qui puoi approfondire l’uso di XRP.

A quanto può arrivare XRP?

È difficile fare previsioni su XRP in quanto il suo destino è legato all’esito della causa contro la SEC.

Chi utilizza Ripple?

Ripple è utilizzata soprattutto da banche e istituti di credito per effettuare pagamenti rapidi e sicuri.

Perché investire in Ripple?

Perché ha mostrato di essere un progetto solido e resistente nel tempo nonostante le vicissitudini legate alla causa contro la SEC. Tuttavia ti consigliamo di fare attente valutazioni prima di comprare XRP.

Autore
Content Manager

Giornalista ed appassionata di criptovalute, sono nel settore dal 2018. Credo nelle potenzialità della tecnologia blockchain e delle crypto ma mi tengo a distanza dalle meme coin. Mi definisco un essere estremamente razionale.

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