Cos’è Cardano e come funziona
Cardano è una piattaforma per smart contract, che si caratterizza per essere simile, sotto ad alcuni aspetti, ad Ethereum. Ha lo scopo di offrire all’utente nuovilivelli sia di scalabilità che di sicurezza, grazie ad un architettura multilayer.
Il suo funzionamento avviene anche tramite la criptovaluta nativa, ADA, che negli ultimi mesi si è fatta notare per aver scalato la classifica delle crypto a maggiore capitalizzazione.
In questa guida vedremo in modo approfondito cos’è Cardano e come funziona questo progetto tanto gettonato.
Andremo a conoscere il funzionamento della piattaforma blockchain spiegando i vantaggi e gli utilizzi della criptovaluta ADA.
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Cos’è Cardano: info e dati
Nome | Cardano |
Ticker | ADA |
Anno di nascita | 2017 |
Fondatore | Charles Hoskinson |
Blockchain | Cardano |
Sito | https://cardano.org/ |
Whitepaper | A Provably Secure Proof-of-Stake Blockchain Protocol |
Storia di Cardano
Relativamente alla storia di Cardano, possiamo dire che fin dall’inizio è stata considerata una piattaforma diversa dalle altre per tutta una serie di peculiarità che hanno attirato l’interesse degli addetti ai lavori.
La sua particolarità è legata al fatto che è stata progettata con un duplice scopo, ovvero offrire agli utenti i benefici di Ethereum per quanto riguarda gli smart contract, ma anche i vantaggi di Bitcoin, relativamente ai depositi di valore.
Secondo alcuni esperti il nome Cardano non è stato scelto in maniera casuale, ma per omaggiare uno studioso italiano e cioè l’omonimo Gerolamo Cardano.
Parliamo di un famoso matematico, che ha sempre destato curiosità per la sua originalità e per la sua abilità nel calcolo delle probabilità.
Fin dall’inizio, Cardano si è posta l’obiettivo di rendere le transazioni economiche e più semplici per gli utenti, implementando varie funzionalità, come l’algoritmo che diminuisce la difficoltà di calcolo, tipica della blockchain Proof of Work alla base di Bitcoin.
Allo stesso tempo, è entrata in concorrenza con Ethereum, semplicemente perché uno dei suoi fondatori, come dicevamo prima, è stato uno dei leader fino a quando ha deciso di uscire dal progetto.
Lo sviluppo di Cardano si basa su cinque fasi.
- Byron. Datata settembre 2017, questa epoca ha portato al lancio della blockchain.
- Shelley. Lanciata a luglio 2020, con questa fase è stato introdotto l’algoritmo di consenso Ouroboros Proof of Stake per rendere la blockchain maggiormente decentralizzata.
- Goguen. A settembre 2021 l’hard fork Alonzo ha portato all’introduzione degli smart contract su Cardano.
- Basho. Questa fase è iniziata nel settembre 2022, preceduta dal Cardano Vasil hard fork. Ha lo scopo di rendere la blockchain più scalabile.
- Voltaire. Si tratta dell’ultima fase di Cardano, che secondo il suo fondatore si compirà nel 2025. Migliorerà la governance della blockchain.
Chi ha creato Cardano
L’ideatore di Cardano è rinomato nel settore considerando che è anche il co-fondatore di Ethereum.
Ci stiamo riferendo a Charles Hoskinson, che ha dichiarato che l’idea alla base di Cardano è legata alla volontà di creare, dopo Ethereum, un modello di blockchain di seconda generazione, da realizzare con particolare pragmatismo e attenzione.
Infatti, non è un caso che all’interno di Cardano ci siano tre organizzazioni diverse, e cioè:
- la Cardano Foundation, organizzazione no profit che ha il compito di costruire, di proteggere e promuovere la tecnologia che sta alla base del progetto.
- IOHK (ora Output Global), fondata nel 2015 insieme a Jeremy Wood, con lo scopo di creare una società che abbia come obiettivo principale lo sviluppo e la ricerca di innovazioni in ambito blockchain. Nello specifico questa società ha avuto fin dall’inizio come mission la creazione di servizi finanziari che fossero accessibili a tutti.
- Emurgo, che nasce in Giappone per supportare progetti commerciali innovativi e basati sulla tecnologia blockchain.
Parliamo di tre realtà che cooperano tra di loro, sotto la gestione appunto di Charles Hoskinson.
Come funziona Cardano
Per spiegare come funziona Cardano dobbiamo partire dal presupposto che parliamo di una piattaforma che utilizza un protocollo Proof of Stake, che permette a uno sviluppatore di poter controllare in maniera precisa quelle che sono le condizioni che un utente dovrà rispettare per diventare stakeholder.
Questi ultimi hanno un numero di coin (ADA) determinato, che permetterà loro di poter controllare in prima persona ogni transazione che avviene sulla rete.
Ma è importante ricordare che, nel caso in cui uno stakeholder dovesse decidere impropriamente di utilizzare e a suo vantaggio i token che ha a disposizione, ci sarebbero delle conseguenze perché il protocollo gli farebbe perdere il suo status, e soprattutto i coin a disposizione.
Nella pratica questo significa che uno stakeholder ha un ruolo preciso che gli viene assegnato e cioè di verifica e controllo delle transazioni. Quindi, più le transazioni saranno controllate e confermate da uno stakeholder e più avranno possibilità di andare a buon fine.
Il sistema riconosce il lavoro degli stakeholder e li ricompensa per le loro attività di verifica dei blocchi.
L’ algoritmo governa questo sistema che si chiama Ouroboros. È stato sviluppato in maniera congiunta dall’università di Edimburgo, da quella del Connecticut, dal Tokyo Institute of Technology.
Altri elementi importanti da conoscere attivamente al progetto Cardano sono il Wallet Daedalus, che ha il compito di gestire i token ADA e di fungere anche da nodo.
Molto rilevante è anche il linguaggio di programmazione Haskell, che si caratterizza per il fatto di essere basato su principi matematici e quindi non è molto soggetto a errori umani oltre a essere più facile da verificare.
Cos’è il mining di Cardano
Molti si chiedono come funziona il mining di Cardano, ma ci sono un paio di precisazioni da fare.
Dobbiamo ricordare infatti che ADA, token nativo di Cardano, è utile per partecipare alla funzionalità di staking delle reti e per effettuare trasferimenti Peer to Peer.
Ciò significa che non può esserci il mining, come nel caso della maggior parte della criptovalute, in quanto come dicevamo prima, questa piattaforma utilizza l’algoritmo Proof of Stake.
Funziona quindi attraverso lo staking di criptovalute e in questo caso, come in tutti i protocolli che si basano su questo algoritmo, ogni utente che possiede un token ADA può partecipare alla governance diventando un validatore.
La partecipazione dà la possibilità di ottenere ricompense e migliorare la sicurezza della rete.
L’algoritmo di consenso Ouroboros, a cui abbiamo accennato prima, viene usato dai nodi che devono eseguire il software Cardano per proteggere la rete, ma anche per ottenere token ADA e per convalidare le transazioni.
Questo metodo è molto efficiente anche perché il codice di Cardano è scritto nel linguaggio matematico Haskell, utilizzato anche nei settori della difesa e in quello bancario.
All’interno dell’algoritmo Ouroboros il tempo è diviso in slot e d’epoca. I primi sono legati ad incrementi di 20 secondi dentro le epoche che invece sono semplicemente cornici generali e temporali.
In pratica ogni 20 secondi verrà estratto un blocco e, dopo altri 20, verrà scelto un nuovo slot.
La differenza di Ouroboros rispetto ad altri algoritmi simili è che all’interno non c’è concorrenza tra le parti che hanno voglia di produrre un blocco perché un leader di slot viene selezionato a caso tra i nodi, proporzionalmente alla quantità di token che possiede.
Il leader di slot poi potrà scegliere i blocchi da aggiungere alla blockchain. In questo modo la proprietà dei token ADA determinerà chi sarà il leader di slot che potrà aggiungere nuovi blocchi, ma è importante sapere anche che solo i nodi mCore potranno essere selezionati per diventare leader di slot.
Nel 2020 c’è stato inoltre un importante aggiornamento della piattaforma Shelley grazie al quale Cardano ha abilitato la partecipazione delegata, che consente ai titolari di token ADA di delegare i loro diritti ad assegnare voti agli altri utenti, a partecipare al protocollo e a guadagnare ricompense, senza essere per forza on-line.
In poche parole, un possessore di token ADA può delegare la sua partecipazione ad un terzo che potrà agire per suo conto, in cambio del pagamento di una tassa.
I delegati vengono raggruppati nei gruppi di partecipazione e si impegneranno a seguire il protocollo e ad a essere tutto il tempo on-line.
In più, così come succede in ogni sistema di consenso, dovranno verificare transazioni ed emettere blocchi, avendo in cambio ricompense sotto forma di token ADA e riscuotendo le commissioni per la transazione.
Gli incentivi arriveranno da fondi estratti da ADA e dalle commissioni delle transazioni. Infine, relativamente a Ouroboros, le ricompense sono distribuite tra i detentori dei token.
Ogni leader di un gruppo avrà una parte del premio che servirà per coprire il margine di profitto e i costi operativi, mentre il resto sarà distribuito agli altri membri proporzionalmente alla loro partecipazione nel gruppo.
Quali problemi risolve Cardano
Un’ulteriore particolarità di Cardano è che il protocollo lavora su due layer e questo garantisce di avere un fattore chiave per il funzionamento della blockchain: la sicurezza.
Abbiamo il Cardano control layer che ha il compito di gestire i dati degli account e quindi tutto quello che ha che fare con gli smart contract di Cardano, come per esempio le identità digitali.
L’altro strato è il Cardano settlement Layer, all’interno del quale si possono trovare tutte le informazioni relative alle transazioni.
Separare questi due livelli è vantaggioso per due motivi: aumentare il livello di sicurezza, ma anche per permettere di poter eventualmente effettuare aggiornamenti in modo mirato e separato.
Un altro vantaggio offerto da Cardano è legato all’identità digitale che può fornire a coloro che ne sono privi grazie al fatto che collabora con circa 54 paesi.
Inoltre è possibile effettuare transazioni senza avere bisogno di un conto corrente bancario: questo è uno dei motivi per i quali anche in Africa c’è stato molto interesse verso questa piattaforma.
Non si può inoltre non sottolineare Cardano è una piattaforma interoperabile, ovvero che riesce a comunicare con varie blockchain.
Ciò significa che lo scambio tra criptovalute viene facilitato, in cambio di una minore volatilità. Questo può essere però anche uno svantaggio dal punto di vista del rendimento che può avere, ma ovviamente ci sono meno rischi.
Perché Cardano ha un prezzo
Cosa determina il prezzo di Cardano? Semplice. Innanzitutto, vige la legge della domanda e dell’offerta, che sta alla base della determinazione di valore di qualsiasi asset finanziario.
Inoltre, va presa in considerazione la relazione con criptovalute come Bitcoin. Solitamente infatti BTC trascina il mercato, e forti movimenti di Bitcoin, al rialzo o al ribasso, si riflettono spesso anche su ADA, anche se con proporzioni diverse.
Tuttavia, esistono criptovalute che rappresentano una minaccia per i prezzi di Cardano, ovvero quelle che hanno caratteristiche simili: Neo, ad esempio.
Cioè vuol dire che se queste monete dovessero registrare nuovi massimi Cardano potrebbe svalutarsi.
Molto importante sarà inoltre l’adozione di Cardano, in quanto più utenti la utilizzeranno più il valore di ADA potrebbe aumentare.
In ogni caso non bisogna mai dimenticare che l’obiettivo della piattaforma è quello di diventare una valuta digitale che fornisce inclusione finanziaria a tutte le persone.
Quali potenzialità ha Cardano
Fare previsioni su Cardano in questo momento storico, è impresa ardua.
Cardano ha risentito della crisi delle criptovalute che ha impattato il settore nel 2022 subendo per questo un ribasso. Come il resto del settore, sta vivendo un aumento a cavallo del 2023 e il 2024.
Le ulteriori implementazioni della roadmap potrebbero attirare gli investitori.
Quali rischi presenta Cardano
I rischi che presenta Cardano sono simili a quelli delle giovani criptovalute. Nello specifico, il progetto Cardano è ancora in evoluzione e in continuo cambiamento. Infatti è molto più giovane di Ethereum e Bitcoin, e ci sono ancora numerose funzioni da sviluppare.
Tra l’altro, parliamo sempre di un settore dove le cose cambiano continuamente anche dal punto di vista dei prezzi. ADA, come tutte le altre criptovalute, risente fortemente della volatilità che fa oscillare i prezzi.
Per comprendere questo aspetto, basta guardare un grafico di Cardano, sia storico sia con periodi temporali più ristretti.
Dal massimo storico raggiunto nel settembre 2021 e pari a 3,10 dollari, Cardano a fine 2022 aveva perso oltre il 90% del valore. Nonostante il recupero avvenuto tra 2023 e 2024, il prezzo di Cardano è ancora per l’80% inferiore al suo ATH.
Come comprare Cardano
È possibile comprare Cardano nella maggior parte dei broker e degli exchange presenti online.
Di seguito una lista delle migliori piattaforme per comprare Cardano (ADA).
Logicamente, ADA può essere comprato anche nelle piattaforme decentralizzate, ma il processo è un po’ più macchinoso e potrebbe essere causa di errori da parte dell’utente.
Di conseguenza, uno dei migliori luoghi in cui comprare ADA sono gli exchange crypto, tra cui Bitvavo, leader del settore a livello mondiale. Altro nome da segnalare è Bitpanda, che spicca per facilità d’uso.
Se invece vuoi rivolgerti ad un broker, devi sapere che negozierai CFD (contract for difference), un prodotto derivato che ha come sottostante ADA, ma non acquisterai la vera criptovaluta. A nostro avviso, il miglior broker per comprare Cardano è Plus500, mentre su eToro sono disponibili sia CFD che crypto su ADA.
Cardano è legale
La risposta è assolutamente sì: Cardano è legale in quanto in Italia le criptovalute sono considerate valute estere, nonostante non ci sia ancora una regolamentazione chiara in materia.
Però, per chi vuole intraprendere un percorso di compravendita con una qualunque criptovaluta attraverso il trading è consigliabile rivolgersi a un commercialista per comprendere tutto il funzionamento relativo alle tasse.
Cos’è un wallet Cardano
In pratica, un wallet Cardano può essere un servizio, un apparecchio o un software che ha il compito di custodire in sicurezza i token ADA, salvando sia le chiavi private che quelle pubbliche e di comunicare con la blockchain.
Ci sono a disposizione diversi tipi di wallet Cardano: quelli digitali accessibili tramite computer e telefono, e wallet hardware che sono simili a delle pendrive.
Vediamo insieme i principali Cardano wallet per custodire i propri token ADA.
Ledger nano X
Si tratta del wallet hardware lanciato dalla società Ledger, che risulta essere leader nella produzione di soluzioni sicure per asset digitali come appunto Cardano.
Questo portafoglio è definito anche self-hosted ed è apprezzato perché si può ottenere una frase seed, che serve per controllare il proprio token ADA ed eventualmente altre criptovalute, garantendo un alto standard di sicurezza. Trattandosi di un dispositivo fisico, funziona connettendolo al pc o allo smartphone, e premendo dei tasti.
Si tratta quindi di uno dei migliori Cardano Wallet a disposizione.
Trezor
Anche questo è uno tra i migliori Cardano wallet ed è sul mercato da circa 5 anni. In pratica è un piccolo dispositivo con un mini schermo dove si possono autorizzare le transazioni.
Trezor è anche un portafoglio self-hosted dove si possono controllare le proprie chiavi private con una passphrase di 12 parole, utile per proteggere gli asset digitali.
Daedalus
Daedalus è il wallet ufficiale di Cardano. Si tratta di un client desktop a nodo completo, all’interno del quale bisognerà scaricare tutta la blockchain e aspettare per la sincronizzazione.
Inoltre, grazie a questo wallet, è possibile attivare dei portafogli gerarchici deterministici utili per archiviare i propri fondi ADA.
Daedalus quindi è un portafoglio self-hosted che ci permette di conservare il Seed sia per il ripristino che per il backup. Un utente con Daedalus potrà gestire e controllare i suoi fondi ricevendo e inviando denaro in maniera sicura.
Infine ricordiamo che supporta lo stalking di Cardano e che risulta affidabile anche perché è stato sviluppato proprio dal team di Cardano.
Yoroi
Questo wallet è invece molto apprezzato perché l’utente non è costretto a sincronizzare o scaricare la blockchain, appunto perché parliamo di un light wallet.
Yoroi lo possiamo quindi considerare come un portafoglio deterministico per ADA.
Yoroi è stato sviluppato dai rappresentanti ufficiali del progetto e cioè IOHK ed Emurgo: per questo è considerato uno dei wallet ufficiali di Cardano.
Quando si configura il portafoglio per la prima volta sì riceverà una seed phrase di 15 parole che dovrà essere conservata gelosamente altrimenti si possono perdere i fondi.
Anche in questo caso parliamo di un portafoglio self-hosted.
Eternl
Infine parliamo di Eternl, da utilizzare da browser e via app, che risulta essere una base per tutte le funzionalità che la community desidera in un wallet moderno.
All’interno il team di Cardano ha implementato molte funzionalità che risultano essere molto utili come una rubrica ma anche il display NFT e una migliore elaborazione dei token.
Cooperazioni di Cardano
Da quando è stata lanciata questa piattaforma si è caratterizzata per essere una green crypto e cioè una moneta ecologicamente sostenibile.
Tutto questo ha portato a delle collaborazioni come per esempio quella con Veritree, compagnia che si occupa di verificare le attività di rimboschimento e di ripristino degli ecosistemi.
Molto rilevante anche la collaborazione con Rival, piattaforma di gaming e di sport che ha il compito di far nascere nuovi mercati NFT dedicati.
Altre collaborazioni significative ci sono state con AID Tech, progetto crypto focalizzato sulle identità digitali. Questa collaborazione è importante perché Cardano fornirà supporto tecnico a questo progetto consentendo di sviluppare credenziali verificabili.
Infine segnaliamo la collaborazione con Chainlink che consentirà a Cardano di poter utilizzare smart contract con l’obiettivo di costruire una notevole varietà di applicazioni DeFi.
Le alternative a Cardano
Dopo averne parlato a lungo, vediamo alcune alternative a Cardano, concentrandoci su Neo, Solana ed Ethereum.
Nome | Market Cap |
---|---|
Neo (NEO) | |
Solana (SOL) | |
Ethereum (ETH) |
Neo
Questo progetto è stato lanciato inizialmente nel 2014 in Cina, subendo poi un rebrand nel 2017 con il lancio vero e proprio della piattaforma.
Neo si caratterizza per offrire la possibilità di creare smart contract ma anche per fare transazioni P2P e digitalizzare nuovi asset. Non a caso, è stata definita come la versione cinese di Ethereum.
Inoltre, nel 2018 il team di sviluppatori ha aggiornato il grado di decentralizzazione della rete con la Neo Virtual Machine, il quale permette di creare nuovi token con gli smart contract che si basano su standard Neo.
Solana
Parliamo in questo caso di un ecosistema che è stato progettato con lo scopo di permettere ad uno sviluppatore di poter creare applicazioni decentralizzate lanciando un nuovo sistema di timestamp, e cioè il Proof of History, che consente di effettuare transazioni che verranno ordinate in maniera automatica.
L’obiettivo è quello di ottenere scalabilità con costi bassi per le transazioni, oltre che supporto per tutti i linguaggi Smart Contract compatibili con l’infrastruttura del compilatore LLVM.
Ethereum
Tra le alternative a Cardano non potevamo non citare Ethereum. Ci riferiamo ad una piattaforma che si basa su una tecnologia blockchain ed è conosciuta soprattutto per la sua criptovaluta Ether.
La blockchain sulla quale si basa Ethereum supporta molte applicazioni e criptovalute e, grazie ad esse, gli utenti possono creare, monetizzare e pubblicare tante applicazioni decentralizzate.
Inoltre ogni nuovo blocco dovrà essere validato prima della registrazione di tutti gli utenti che fanno parte della piattaforma.
Una componente importante di Ethereum è il computer virtuale decentralizzato conosciuto con il nome di Ethereum Virtual Machine il quale per funzionare ha bisogno di avere computer che sono sempre accesi e che dovranno cedere alla rete una parte della potenza di calcolo che possiedono.
Il motore della piattaforma è rappresentato da Ether, che serve per eseguire gli Smart Contract. Letteralmente smart contract significa contratti intelligenti, ma in questo caso funzionano solo nella rete di Ethereum e sono realizzati mediante un linguaggio di programmazione.
Essi si basano su certe clausole e funzionano soltanto se queste ultime trovano riscontro nella realtà. Tra le loro principali caratteristiche annoveriamo l’autonomia rispetto ad intermediari e la sicurezza, visto che i dati sono crittografati.
Conclusioni
All’interno di questa guida abbiamo visto cos’è Cardano, come funziona e soprattutto abbiamo analizzare tutti i pro e i contro di questa piattaforma.
In definitiva possiamo dire che si tratta di una criptovaluta che si configura come uno degli investimenti migliori del settore. Teniamo presente però che parliamo sempre di una piattaforma giovane e in evoluzione, e quindi va seguita e monitorata con attenzione, con ogni cautela.
Ricorda che questa è una guida e non un consiglio di investimento. Fai attente valutazioni prima di investire in Cardano.
FAQ
A cosa serve ADA Cardano?
ADA è la criptovaluta della blockchain di Cardano, pertanto funziona da token di governance, ma è anche usata come mezzo di pagamento (ad esempio per gli NFT su rete Cardano).
Chi c’è dietro Cardano?
Il fondatore di Cardano è Charles Hoskinson e attualmente è gestita da tre organizzazioni: IOHK, Cardano Foundation ed Emurgo.
Quanti Cardano ci sono?
Attualmente sono in circolazione circa 33 miliardi di ADA su una supply massima di 45 miliardi.
Che valore può raggiungere Cardano?
È impossibile stabilirlo con precisione. Cardano può tornare a salire di valore se la sua roadmap viene implementata e se si rivela la vera rivale di Ethereum.
Dove minare Cardano?
Cardano non ha un vero e proprio sistama di mining in quanto il suo algoritmo di consenso è Proof of Stake (POS).
Cardano Tokenomics
- Nome
- Cardano
- Ticker
- ADA
- Prezzo attuale
- Capitalizzazione di mercato
- Volume di trading
- Quota di mercato delle criptovalute
- Massimo storico
- Minimo storico
- Monete in circolazione
- Numero totale di monete
- Già in circolazione