Corea del Sud e Serbia unite per catturare Do Kwon

In breve

  • Funzionari sudcoreani sono arrivati in Procura a Belgrado per il caso Do Kwon
  • Su Twitter il fondatore di Terra sostiene la sua innocenza
  • Tutte le mosse messe in atto per cercare di arrestare Do Kwon

Funzionari sudcoreani in Serbia per Do Kwon

Si intensifica la caccia a Do Kwon, il fondatore di Terra, l’ecosistema collassato nel maggio dello scorso anno.

Sono mesi che si continua a cercare di risalire sulle tracce dell’ingegnere sud-coreano, senza risultati tangibili.

Anche se una pista, resa nota nel dicembre scorso, farebbe pensare che Kwon si possa trovare in Serbia.

Ora, i funzionari della Corea del Sud si sono recati proprio nel Paese balcanico per chiedere assistenza alla Procura al fine proprio di riuscire a catturare Do Kwon.

Secondo quanto riportato dal quotidiano finanziario Bloomberg

l’ufficio del Procuratore di Seul ha detto che i rapporti secondo cui uno dei suoi membri ha visitato la nazione balcanica insieme a un alto funzionario del Ministero della Giustizia non sono falsi”.

Il quotidiano coreano Chosun ha riportato che tra le persone recatesi in Serbia c’era Dan Sung-han, direttore per i crimini finanziari e Lee Ji-hyung, direttore della divisione per gli affari criminali internazionali.

Secondo il professor Hwang Suk-jin questa visita andrà sicuramente ad accelerare le indagini e “darà uno slancio considerevole” agli sforzi per arrestare Do Kwon.

Do Kwon ricompare su Twitter dopo settimane

Continua quindi la caccia a Do Kwon che ha sempre sostenuto la sua innocenza in merito al crollo di Terra.

E questo è emerso anche in un suo tweet di risposta al fondatore di BlockTower Capital, Ari David Paul, il 1° febbraio.

Ari Paul in un tweet si chiedeva se Do Kwon avesse

già restituito i soldi rubati? Tutti quei soldi che ha segretamente incassato, su cui ha mentito, che è stato poi rintracciato dalla scientifica?”.

A quel punto è intervenuto, dopo diverse settimane in cui non si faceva sentire sul social, il fondatore di Terra, che ha replicato:

Trovo che Twitter sia un buon posto per i rumors ma un posto scarso per ottenere dei fatti. Non ho rubato e non ho mai fatto “prelievi segreti” – felice di affrontare accuse specifiche”.

La caccia a Do Kwon: i precedenti

Dopo il crollo dell’ecosistema Terra le autorità hanno provveduto ad emettere un mandato d’arresto per Do Kwon, ma senza alcun risultato, dato che non si trovava in Corea del Sud, ma molto probabilmente a Singapore, sede operativa di TerraLabs.

Successivamente nel mese di settembre l’Interpol aveva diramato un allarme rosso chiedendo a tutte le forze di polizia del mondo di individuare e trarre in arresto Do Kwon, ma a quanto pare tutti questi sforzi si sono rivelati per ora un buco nell’acqua.

E neanche l’annullamento del passaporto emesso dal governo sudcoreano aveva fatto avanzare le ricerche del crypto-fuggitivo.

Lo stesso Do Kwon in merito aveva sentenziato dicendo: “Non lo sto usando. Non vedo come questo possa fare la differenza”.

Infine nel mese di novembre Do Kwon aveva in un tweet invitato la polizia a un incontro, dato che non stava scappando, ma stava scrivendo tranquillamente dal salotto di casa sua.

Autore

Sono scrittore e articolista. Appassionato di criptovalute fin dal 2015, mi piace informarmi su tutto ciò che riguarda questo incredibile mondo.

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