Anche Google colpita dal crollo del settore crypto

In breve

  • I tagli nel mondo crypto rallentano i ricavi di Google
  • Anche Blockchain.com e Coinbase tagliano il personale
  • Continua la collaborazione tra Google e Coinbase

 Le criptovalute tagliano la spesa su Google

Nonostante nella giornata di ieri il Bitcoin, la criptovaluta più famosa al mondo, ha avuto un rally che ho fatto alzare il suo valore fino ad assestarsi tra i 20.500 e i 20.600 dollari, facendo ben sperare gli investitori, il mondo delle criptovalute sembra trovarsi in pieno inverno.

Non sono pochi coloro che stanno parlando di ‘inverno delle criptovalute’, anche se qualcuno, come ad esempio il neo-dimesso CEO di BitMEX, Hoeptner, ribadisce che nonostante ci siano momenti di crisi per le criptovalute, queste non si trovano affatto nel loro inverno.

Di parere totalmente opposto, invece, è il CBO di Google, Philipp Schindler, che nella giornata di martedì ha spiegato come alcuni settori, tra cui anche quello delle criptovalute, nel terzo trimestre abbiano tagliato la spesa causando in questo modo un rallentamento dei ricavi per il gigante del web.

Nel terzo trimestre abbiamo assistito a un ritiro nelle sottocategorie delle assicurazioni, prestiti, mutui e criptovalute” ha spiegato Schindler, mentre illustrava il report sugli utili del terzo trimestre.

E durante il suo discorso ha citato, per ben due volte, il pullback delle criptovalute.

Nel 2022 molti i tagli al personale crypto

Certo Schindler non ha tutti i torti ad affermare che nel corso del 2022 il mercato criptovalutario ha subito una serie di tagli di non poco conto. Un esempio lampante è quello della startup Blockchain.com, che ha tagliato addirittura il 25% del suo personale.

Questo taglio si è verificato a seguito del crollo del fondo crypto ‘Three Arrows Capital’, al quale la stessa startup aveva prestato 270 milioni di dollari in criptovalute.

Discorso simile anche per quanto riguarda l’exchange Coinbase, che nel mese di giugno ha tagliato il 18% dei posti di lavoro, anche se in questo caso il CEO Armstrong nell’e-mail inviata ai dipendenti parlava di recessione affermando:

Sebbene sia difficile prevedere l’economia o i mercati pianifichiamo sempre il peggio”.

Insomma sembra che le grandi società di criptovalute abbiano dovuto fare i conti con quello che viene definito un periodo di freddo invernale e questo ha colpito anche il gigante Google.

Inoltre occorre tenere chiaro in considerazione come il simbolo della crisi delle criptovalute sia quello rappresentato dal fallimento di Celsius, la società di prestiti crypto, con un buco di 1,2 miliardi di dollari nel bilancio dell’azienda.

Infatti proprio dopo il tracollo di Celsius si è cominciato a parlare di ‘inverno delle criptovalute’.

Google continuerà ad affidarsi a Coinbase

Ma nonostante questo Google ha affermato che continuerà a fare affidamento su Coinbase, al fine di permette ai propri clienti di pagare i servizi cloud in criptovalute nel 2023.

La decisione di fare affidamento su Coinbase era stata divulgata all’inizio del mese di ottobre, quando Google aveva spiegato di essere pronto a valutare l’uso di Coinbase Prime, questo per il servizio di trading delle criptovalute.

In compenso Coinbase ha spostato alcune applicazioni sui cloud di Google.

Inoltre, ed è questo anche il punto per il quale Google è rimasto colpito dall’inverno criptovalutario, l’accordo prevede anche il servizio di Coinbase Commerce, che supporta ben 10 criptvalute, tra cui Bitcoin ed Ethereum.

Guida a Coinbase
Autore

Sono scrittore e articolista. Appassionato di criptovalute fin dal 2015, mi piace informarmi su tutto ciò che riguarda questo incredibile mondo.

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