Cos’è Ethereum e come funziona

Cos’è Ethereum: info e dati

Storia di Ethereum

Lo sviluppo di Ethereum è stato inizialmente avviato dalla società svizzera Ethereum Switzerland GmbH, fondata a questo scopo. 

All’epoca gli sviluppatori principali erano Vitalik Buterin, Anthony Di lorio, Mihai Alisie, Charles Hoskinson e Joseph Lubin. 

Tra luglio e agosto 2014 si è tenuta una vendita pubblica in crowdsale. In quell’occasione furono emessi i primi token Ether, che all’epoca dovevano ancora essere pagati con Bitcoin.

In un certo senso, questa può essere descritta come una delle prime ICO (Initial Coin Offering) in assoluto. In questa ICO sono stati emessi ben 60 milioni di Ether e sono stati raccolti oltre 18 milioni di dollari americani.

Nel luglio 2015, dopo soli pochi mesi di sviluppo e vari prototipi, la rete Ethereum è stata resa operativa in versione beta, con il nome di Ethereum Frontier. Nel marzo 2016 è stata rilasciata la versione successiva, Ethereum Homestead. L’obiettivo principale di questa versione era quello di rendere Ethereum più stabile, più performante e più sicuro. 

Nell’estate del 2017, le ICO (Initial Coin Offerings) iniziarono a diffondersi sempre di più. Il medesimo meccanismo che Ethereum ha utilizzato all’inizio per finanziarsi veniva ora utilizzato da un numero sempre maggiore di start-up per ottenere finanziamenti per i propri progetti.

Inoltre, molti di questi progetti prevedevano il rilascio di token basati proprio sulla blockchain di Ethereum. Questo ha contribuito ad un’alta richiesta del token Ethereum che ha portato alla prima crescita sostanziosa del prezzo.

Oggi Ethereum è considerata la blockchain dominante nel settore della DeFi e degli NFT, nonostante la concorrenza di altre blockchain.

Questo utilizzo crescente ha causato una congestione della rete, diventata lenta e costosa. Alla risoluzione di questo stallo dovrebbe contribuire Ethereum 2.0: avvenuto nel settembre 2022, ha portato al cambiamento del meccanismo di consenso che da Proof-of-Work è diventato Proof-of-Stake, rendendo la blockchain più scalabile. 

È un’evoluzione molto attesa dalla community che, facendo aumentare l’efficienza della blockchain, sul lungo periodo potrebbe influire sia sull’utilizzo della rete che sull’andamento del prezzo di Ethereum. 

Un ulteriore importante aggiornamento è rappresentato da Ethereum Dencun, implementato a marzo 2024, che ha introdotto gli shard per aumentare ulteriormente l’efficenza della rete.

Infine, nel 2024 è iniziata una fervente attesa per l’approvazione degli ETF spot su Ethereum negli Stati Uniti. Questo strumento, se replicasse il successo avuto dall’analogo in Bitcoin, potrebbe attirare molti investimenti istituzionali su ETH e avere ripercussioni significative sul prezzo.

Vitalik Buterin, il fondatore di Ethereum

Vitalik Buterin è la stella del gruppo che fondò Ethereum. Ha meno di 30 anni. Cresciuto in Canada da una famiglia di origine russa, è appassionato di videogame e di criptovalute.

Un ruolo importante in tutto ciò lo ha rivestito il padre, Dmitry, ingegnere informatico che nel 2011 entrò in contatto con la realtà del registro distribuito, tecnologia già utilizzata da Bitcoin. 

Il giovane Vitalik cominciò ad appassionarsi e già nel 2011 scriveva articoli per una rivista online. La paga era in Bitcoin. Un articolo valeva 5 bitcoin, che all’epoca corrispondevano a 4 dollari circa.

Nello stesso anno, insieme a Mihai Alisie, fondava Bitcoin Magazine, una delle pubblicazioni considerate più importanti per il settore. 

Bitcoin, in poco tempo, aumentò di valore e Vitalik abbandonò l’università per dedicarsi a questa sua passione.

A 19 anni, produsse il whitepaper dove descrisse la nuova concezione di Ethereum, una piattaforma che permette di sviluppare tecnologie basate su blockchain, utilizzabili efficacemente in qualsiasi campo.

Come funziona Ethereum

Dalla sua creazione nel 2015, la blockchain di Ethereum si è evoluta in diverse fasi. Nella sua prima fase, denominata Frontier, gli utenti erano già in grado di estrarre Ether e sviluppare applicazioni decentralizzate. 

La seconda fase del suo sviluppo è stata segnata dal lancio di Homestead nel 2016. Questo includeva ulteriori miglioramenti ai suoi protocolli e ottimizzava le basi di Ethereum per l’implementazione di futuri aggiornamenti della piattaforma. 

Con Metropolis, il terzo stadio, sono state introdotte nuove e migliori funzionalità. In particolare la velocità di elaborazione delle transazioni è maggiore. In previsione della quarta fase, Metropolis puntava a nuove forme di convalida della blockchain basate su Proof-of-Stake (PoS). 

Infine è stata lanciata la quarta fase, Serenity, con cui andremo a scoprire cos’è Ethereum 2.0.

L’obiettivo della nuova fase di sviluppo è eliminare le vulnerabilità ma, soprattutto, migliorare la scalabilità della blockchain, oltre a ridurre i costi di transazione del token nativo ETH.

Ethereum 2.0 promette di aprire la strada a un massimo di 15.000 transazioni senza compromettere la decentralizzazione o la sicurezza della blockchain di Ethereum. 

Questa evoluzione ha portato al cambiamento del protocollo di consenso.

Fino ad ora Ethereum ha utilizzato la Proof-of-Work, un meccanismo con cui i miner risolvono dei calcoli computazionali, convalidano le transazioni, estraggono la criptovaluta ed aggiungono blocchi alla blockchain. Si tratta dello stesso sistema utilizzato da Bitcoin. 

Con il passaggio ad Ethereum 2.0, Ethereum ha abbandonato la PoW in favore della Proof-of-Stake, in cui il meccanismo di consenso si basa sullo “staking” cioè sul deposito dei token Ether che restano bloccati da parte dei validatori, coloro che validano le transazioni e ottengono in cambio una ricompensa in token. 

La forza di Ethereum è stata la sua versatilità che ha permesso lo sviluppo di:

• applicazioni decentralizzate (dApp), 
• Finanza decentralizzata (DeFi)
• Non fungible token (NFT).
• Organizzazioni decentralizzate (DAO). 

Si tratta di sistemi che utilizzano smart contract sviluppati sulla rete Ethereum. La loro diffusione ha permesso una crescita nell’utilizzo della blockchain e di conseguenza del suo token. 

In particolare, la DeFi e gli NFT sono state tra le innovazioni più dirompenti.  

La finanza decentralizzata ha consentito di creare protocolli di depositi e prestiti di criptovaluta, in cambio di interessi, come avviene con la finanza tradizionale, ma senza bisogno di intermediari. 

Gli NFT invece stanno rivoluzionando il mondo dell’arte e del collezionismo con la creazione di token unici, alcuni dei quali valgono milioni e milioni di dollari. 

Come minare Ethereum

Il mining di Ethereum è, o meglio era, il processo di estrazione dei token Ether dalla blockchain. 

Con il passaggio a PoS non si parla più di mining.

Bisogna inoltre precisare che uno dei concetti più importanti all’interno di Ethereum è il cosiddetto Gas. Si tratta di un termine che appare nelle transazioni su Ethereum o nell’interazione di smart contract.

Il gas di Ethereum è l’apposita unità di misura che determina il lavoro svolto per riuscire a portare a termine le transazioni o le altre interazioni che si svolgono all’interno della rete stessa.

A differenza di Bitcoin, il mining di Ethereum non ha una supply limitata. Dunque, quanti Ethereum ci sono in circolazione? Al momento 121 milioni di token.

Con il passaggio a PoS, anche Ethereum è diventata deflattiva e questa supply è destinata a ridursi. 

Quali problemi risolve Ethereum

Uno dei vantaggi fondamentali della rete Ethereum è che elimina il bisogno di intermediari nelle operazioni che consente sulla sua blockchain. 

Gli smart contract, una delle prime implementazioni di questa rete, rappresentano proprio questo: la creazione di contratti intelligenti con dei dati e delle funzioni inseriti, che “vivono” sulla blockchain e non possono essere controllati o modificati da altri utenti.

Gli utenti possono interagire con essi facendo transazioni che si convertono in funzioni definite dallo smart contract.

Gli smart contract sono alla base della DeFi, la finanza decentralizzata: grazie ad essi si elimina la necessità di un istituto finanziario ed è lo smart contract che disciplina il funzionamento del protocollo. 

Con il passaggio a PoS inoltre Ethereum potrebbe risolvere il problema della scarsa sostenibilità ambientale delle criptovalute. 

Attualmente il mining e le transazioni di Bitcoin e delle altre criptovalute basate su Proof of Work sono considerate poco rispettose dell’ambiente.

Questo perché, purtroppo, questo genere di operazioni, per essere portate a termine, consumano una quantità elevata di elettricità. Senza trascurare il fatto che l’elettricità usata in molti paesi viene ancora generata da combustibili fossili. 

Nella versione di Ethereum 2.0 grazie al passaggio a Proof of Stake il consumo energetico è stato ridotto del 99%.

Cosa determina il prezzo di Ethereum?

I prezzi delle criptovalute come Ethereum sono influenzati da una serie di fattori interni ed esterni. 

La domanda e l’offerta

Il primo agente da tenere in considerazione è la domanda rispetto all’offerta. Ma a questo punto bisogna capire da cosa è determinata la domanda del token Ether.

Ethereum infatti è anche un mezzo di pagamento ma è soprattutto il token necessario a far funzionare gli smart contract sull’omonima blockchain. Il boom delle ICO, della DeFi e degli NFT sviluppati su Ethereum ha portato a una crescita della domanda che a sua volta ha trascinato il prezzo. 

Non è un caso che quando è scoppiata la bolla delle ICO e con la “crisi” sia della DeFi che degli NFT del 2022, anche il prezzo di Ethereum è calato. 

L’evoluzione della blockchain

Su Ethereum influiscono anche gli sviluppi della blockchain. In concomitanza con il lancio di nuovi aggiornamenti, il prezzo di ETH solitamente sale.

Per questo il Merge, cioè il passaggio definitivo ad Ethereum 2.0 è stato molto atteso anche da chi era pronto a speculare sul prezzo. 

I contesti politici ed economici

Infine, ci sono fattori esogeni come le condizioni di mercato e gli scenari politico-economici. 

Ethereum tende a seguire l’andamento del Bitcoin. Se BTC sale, solitamente sale anche ETH e viceversa, magari con intensità diverse. È tipico di Bitcoin in realtà trascinare l’intero mercato delle criptovalute verso l’alto e verso il basso. 

I contesti politico-economici riguardano sia l’andamento della finanza in generale, sia la regolamentazione del settore crypto.

Il mercato finanziario ormai è fortemente legato alle criptovalute, per cui normalmente a momenti di euforia sul mercato azionario corrisponde euforia anche nel settore crypto. Lo stesso accade nel caso dei cosiddetti “panic-selling”. 

Per quel che riguarda la regolamentazione, ormai è un tema che sta riguardando tutto il settore, in tutto il mondo.

Regolamentazioni stringenti potrebbero portare il prezzo di ETH a contrarsi. Al contrario, norme favorevoli alle criptovalute sarebbero un incentivo anche per il valore di Ethereum. Su ETH pende l’eterno dibattito relativo alla sua natura: security o commodity? Quando questo dilemma sarà sciolto, sarà chiaro anche l’utilizzo di Ethereum a scopi di investimento. 

Quali potenzialità ha Ethereum

Il momento attuale è abbastanza complicato, infatti i due anni di crisi sanitaria legata alla pandemia di Covid-19 prima e la guerra tra Russia e Ucraina ora, hanno bloccato l’economia di tipo tradizionale, portando invece il mercato delle criptovalute a livelli mai visti prima d’ora. 

Ovviamente l’impressionante crescita vissuta da Ethereum tra il 2020 e il 2021 non poteva essere infinita, e per questo motivo si è registrata una prevedibile flessione. 

Fare delle previsioni su Ethereum non è facile, visto anche il momento storico e la volatilità stessa del mercato delle criptovalute. 

Negli ultimi cinque anni la fase di crescita è stata importante, interrotta solo all’inizio del 2022, prima con lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, poi con la crisi del mercato crypto in generale. 

Infatti, secondo diversi esperti del settore, Ethereum potrebbe essere soggetto a una crescita di mercato molto importante, questo perché non ci si deve soffermare solamente al valore d’investimento ma anche a quello tecnologico.

Con il passaggio a PoS, Ethereum ha già un impatto ambientale minore e questo ha fatto crescere le simpatie verso questo ecosistema. 

Proprio questo passaggio dovrebbe portare a una riduzione delle commissioni su Ethereum e di conseguenza potrebbe farne aumentare l’utilizzo.

Utenti che lavoravano con blockchain più economiche, sono stati attirati da Ethereum e hanno già operato il passaggio verso questa blockchain. 

Altri esperti pensano tuttavia che i protocolli di Ethereum possano essere superati, per questo non prevedono un aumento di prezzo importante rispetto a quanto visto finora. 

Su tutto incombe la possibile approvazione degli ETF su Ethereum Spot, che potrebbero portare gli investitori istituzionali a scommettere su ETH con svolte significative per il prezzo.

Quali rischi presenta Ethereum

Ethereum, come tutte le criptovalute, presenta dei rischi che sono principalmente connessi alla sua volatilità.

Il prezzo di ETH infatti tende ad avere oscillazioni frequenti, per cui se decidi di investire in Ethereum, devi sapere che i tuoi guadagni possono impennarsi o anche azzerarsi nello spazio di pochi giorni o anche poche ore. 

Per comprendere quanto possa essere volatile, ti basti guardare un grafico di Ethereum e notare che nel marzo 2020 ETH valeva meno di 100 dollari. A novembre 2021, il prezzo di Ethereum ha sfiorato i 5.000 dollari. Ad inizio 2023 è crollato di oltre il 75%. Nel 2024 è tornato sopra i 3.500 dollari.

L’altro rischio di Ethereum è legato al suo sviluppo futuro. Dopo il passaggio a PoS, continua il lavoro dei developer per rendere la blockchain sempre più efficiente e attrattiva, come dimostra l’implementazione di Ethereum Dencun.

Come comprare Ethereum

Se vuoi comprare Ethereum, hai diverse possibilità. 

Puoi acquistare CFD su Ethereum o negoziare certificati su Ethereum tramite i broker. È anche possibile acquistare Ethereum reali su exchange crypto. 

Queste sono a nostro avviso le migliori piattaforme dove comprare Ethereum. 

Piattaforme come Bitvavo e Bitpanda sono exchange crypto, dove acquisterai la criptovaluta vera e propria. Al contrario, Plus500 ed eToro sono broker dove negozierai CFD con sottostante Ethereum. 

La differenza fondamentale è che con i contratti CFD non avrai il token ETH vero e proprio, ma solo un atto con sottostante la criptovaluta, che potrai vendere o scambiare all’interno della piattaforma stessa. 

Acquistando ETH su un exchange crypto farai una vera e propria transazione sulla blockchain, e potrai spostare la quantità di ETH acquistata in un wallet esterno. Potrai anche utilizzare ETH come mezzo di pagamento, dove accettato, o per fare transazioni sulla blockchain, se ad esempio vuoi partecipare ad un protocollo DeFi o vuoi acquistare un NFT. 

Ethereum è legale

Comprare criptovalute in Italia non è reato, anche se, pur essendo in circolazione dal 2009, non esiste una precisa giurisprudenza in merito. Ad ogni modo, fare transazioni con Ethereum è legale nel nostro paese. Non solo. 

Le criptovalute come Ethereum o Bitcoin vanno incluse nella dichiarazione dei redditi e sono soggette a prelievo fiscale, ma per saperne di più, ti consigliamo di avvalerti di un commercialista. 

Cos’è un wallet Ethereum

Un wallet Ethereum è un portafoglio digitale che ti permette di utilizzare la criptovaluta in tutta sicurezza. Il cuore di questo portafoglio è costituito da una coppia di chiavi: una chiave privata e una chiave pubblica.

L’indirizzo di Ethereum deriva dalla chiave pubblica, mentre la chiave privata viene utilizzata per firmare le transazioni. Entrambi comodamente assicurati con la seed phrase (di 12 o 24 parole). 

I wallet Ethereum interagiscono con la blockchain per inviare e ricevere transazioni. 

Esistono diversi tipi di portafogli, alcuni sono connessi a internet, altri no. I wallet possono essere digitali, come il wallet MetaMask, o fisici, come Ledger.

MetaMask è uno dei più diffusi wallet Ethereum. Si tratta di una pratica applicazione, che può essere utilizzata tramite estensione di un browser.

Il wallet Ledger invece è un portafoglio hardware basato su una chiavetta Usb che può essere inserito nel pc e dispone di più livelli di sicurezza.

Metamask

Metamask è un hot wallet che ti permette di conservare criptovalute, token ERC20 e NFT in un unico posto. È un componente aggiuntivo del browser che funge da portafoglio e ti permette di crearne uno per Ethereum e token basati sullo standard ERC-20. 

Metamask ti permette di connetterti alle dApp basate sulla blockchain di Ethereum e consente agli utenti di accedere a scambi decentralizzati, acquistare NFT e accedere ai protocolli di finanza decentralizzata. 

Metamask utilizza la libreria web3.js, sviluppata con l’obiettivo di creare applicazioni web in grado di interagire con la rete blockchain di Ethereum. 

Un innegabile vantaggio di questo wallet è che può restare anonimo. 

Ledger Hardware Wallet

La caratteristica del Ledger è che non è solo un’applicazione ma un vero e proprio dispositivo fisico. Quando è offline, il suo contenuto diventa inaccessibile ad eventuali attacchi esterni e questo garantisce maggiore sicurezza.

Per effettuare operazioni non solo il Ledger deve essere connesso al pc tramite porta USB o al cellulare tramite bluetooth, ma richiede anche che siano premuti dei tasti fisici per poter effettuare operazioni. 

Ledger è compatibile con Ethereum e per questo è considerato uno dei wallet più sicuri dove custodire ETH.

Cooperazioni di Ethereum

Ethereum è partner di un colosso come Amazon Web Service che ha scelto proprio questa blockchain e il linguaggio Solidity per i suoi servizi. 

Anche Google ha voluto Ethereum per le sue applicazioni in cloud. Alcune di esse si basano sulla blockchain di Ethereum. 

Intel, famosa azienda di chip,  tra i fondatori dell’Enterprise Ethereum Alliance (EEA), che ha come scopo proprio quello di promuovere l’utilizzo della rete Ethereum.  

Anche Microsoft fa parte dell’EEA e ha integrato Ethereum in Microsoft Azure (la sua piattaforma cloud) già dal 2015. 

Infine, vale la pena menzionare JP Morgan. L’istituto di credito ha sviluppato una sua piattaforma blockchain, Quorum, che a sua volta si basa su Ethereum e che poi è stata venduta a Consensys. 

Le alternative a Ethereum

Diverse piattaforme hanno provato a presentarsi sul mercato come l’evoluzione di Ethereum per sostituirsi a questa blockchain, senza però riuscirci, almeno per ora.

Tuttavia, al momento questa rete, se confrontata con alcune più recenti, appare più lenta e costosa. Gli sviluppatori sono ancora impegnati in un cambio di paradigma che, anche se non ancora completato del tutto, appare essere molto promettente. 

Non è un caso che Ethereum sia attualmente la seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato con una dominance superiore al 18%. Altre blockchain con smart contract, DeFi e NFT sono molto indietro. Ethereum ha ancora il maggior numero di sviluppatori e di dApp. 

Tuttavia, esperti del settore ritengono che la situazione possa cambiare in futuro. Vale la pena dare un’occhiata più da vicino alle alternative.

Cardano (ADA)

Si tratta di una piattaforma che nell’ultimo periodo si sta comportando davvero molto bene, anche se resta da vedere il suo andamento futuro. Stiamo parlando di Cardano e dei suoi ADA, questo è il nome con cui sono conosciute le monete virtuali legate a questa piattaforma.

È stata fondata nel 2017 da Charles Hoskinson, programmatore che a sua volta ha partecipato alla fondazione di Ethereum, progetto poi abbandonato per la necessità di aprirsi una strada tutta sua che ha quindi portato alla nascita di Cardano. 

Cardano si differenziava già da Ethereum avvalendosi della proof-of-stake fin dall’inizio. Va altresì detto che Cardano è ancora in costante sviluppo. Recentemente ha aggiunto gli smart contract e si sta ritagliando uno spazio ampio nel settore degli NFT. 

ADA attualmente è in top 10 tra le criptovalute per capitalizzazione di mercato.

Solana (SOL)

Solana è una blockchain per smart contract piuttosto giovane che tuttavia è diventata sempre più popolare negli ultimi anni.

Il progetto è stato messo online nel 2019. Nel maggio 2021 e poi di nuovo nel settembre dello stesso anno, il prezzo è decollato. Il token SOL è arrivato persino al quarto posto per capitalizzazione di mercato. 

Solana si distingue per l’utilizzo di un doppio meccanismo di consenso:

• Proof-of-stake (PoS) 
• Proof-of-History (PoH)

Questo dovrebbe rendere le transazioni sicure, veloci ed economiche. Come Cardano, anche Solana permette lo sviluppo di smart contract ed è utilizzata dai creatori di NFT. 

Algorand (ALGO)

Algorand si propone come una piattaforma di smart contract di nuova generazione. La mainnet è stata messa online nel giugno 2019. Da allora, il prezzo del token ALGO ha avuto un andamento altalenante. 

Algorand punta a offrire transazioni più veloci ed economiche rispetto ai suoi concorrenti ed è per questo che è anche una delle migliori alternative a Ethereum.

Per farlo, utilizza la pure proof-of-stake. Gli stakeholder, scelti in modo casuale e segreto, a seconda dell’entità della loro quota, possono avere la possibilità di influenzare lo sviluppo della blockchain.

Algorand è attualmente tra le 30 criptovalute a maggiore capitalizzazione di mercato. 

Conclusioni

Abbiamo visto cos’è Ethereum e quali caratteristiche lo portano a essere una delle scelte preferite dei trader di criptovalute.

Questa crypto, seconda solo a Bitcoin, è una realtà longeva per questo settore, molto affermata e trasparente che potrebbe rappresentare una svolta ecologica molto importante.

Inoltre il suo protocollo è presente da tempo e si è dimostrato rassicurante per molti trader che tuttora sembrano nutrire grande fiducia in questa realtà. 

Certo, altre piattaforme e altre crypto si stanno facendo notare, però gli sviluppi attualmente in corso su Ethereum fanno ben sperare per il mantenimento della superiorità di questa piattaforma e della relativa coin.